Acquistate un crisantemo bellissimo e dopo due settimane è da buttare? Ecco l'elenco degli errori più frequenti, che ne compromettono la vita
Avete comprato un crisantemo, magari di taglia mini, e nell'arco di pochi giorni i boccioli si seccano e i fiori appassiscono? Sappiate che avete sbagliato qualcosa... I crisantemi rimangono in perfetta fioritura dalla fine di settembre, quando appaiono i primi in vendita, sino alla fine di novembre. Se finiscono prima, significa che sono stati trattati male. Eccovi l'elenco degli errori più comuni.
- Annaffiare troppo poco, o dimenticarsene. Al primo posto fra gli errori c'è sicuramente la poca acqua. Questa è la causa del disseccamento dei boccioli, così frequente soprattutto sulle piante di taglia mini e midi, e su quelle XXL a fiore piccolo. Per mantenere in forma i boccioli, serve l'acqua: non troppa, ma costante. Tradotto: basta una giornata di siccità per innescare il disseccamento dei boccioli, che non verranno più sostituiti. Nei casi più gravi, cioè di siccità prolungate, pendono come straccetti anche le foglie e i rametti si allargano verso il basso. Mettete subito un sottovaso alla pianta appena acquistata, e annaffiate appena il terriccio è solo leggermente umido: se è già secco, lo stress è già in atto.
- Bagnare dall'alto. I crisantemi appena acquistati hanno uno sviluppo rameale e fogliare tale che l'acqua erogata dall'alto fatica a scendere, fermandosi sulle foglie. Due le conseguenze: la terra risulta più facilmente secca; il fogliame si ammala più facilmente per malattie fungine.
- Annegare il crisantemo. Il terriccio deve rimanere sempre leggermente umido. Se diventa fradicio, non fate il bene della pianta. Le radici annaspano, prive di aria, e in breve tempo i bocci agli apici dei rametti si incurvano pur rimanendo turgidi. In questo stadio, non c'è più niente da fare.
- Rinvasare/non rinvasare il crisantemo. Vale come sempre il consiglio di non rinvasare mai una pianta perenne in fioritura, per evitarle uno shock che potrebbe far seccare i bocci. Tuttavia, nel caso di crisantemi di taglia mini o midi, in vasetti dell'8-12, se pensate di non essere assidui nell'irrigazione, è meglio rinvasarli in un contenitore di 2-3 misure in più. Però: per 2 settimane dopo il rinvaso dovrete essere tassativamente regolari nella bagnatura. Quindi valutate bene la vostra disponibilità di tempo e di memoria per decidere se invasare o meno...
- Lasciare l'involucro plastico di vendita. Oltre a essere veramente orrenda, la plastica a tronco di cono che avvolge i crisantemi provenienti dall'Olanda (praticamente quasi tutti) è funzionale a poterli spostare senza spezzare rametti. Una volta giunti a casa, non ha senso lasciarla. Inoltre conserva un'umidità eccessiva intorno alla vegetazione, che porta entro un paio di settimane a sviluppare la muffa grigia o botrite alla base dei rametti, con esito letale per la stagione (e a volte anche oltre).
- Mettere il crisantemo in interni. Sopporta fino a 15 gradi sotto lo zero: tenerlo in casa significa farlo appassire e poi morire in un massimo di 3 settimane.
- Mettere la pianta all'ombra. Su balconi e terrazzi rivolti a nord, il crisantemo aprirà le infiorescenze già formatesi in vivaio, ma non ne produrrà di nuove. Praticamente la fioritura durerà la metà.