Ecco gli utili consigli per innaffiare con criterio le piante in casa e sul balcone e terrazzo durante i mesi estivi.
In casa e in balcone, le temperature in salita fanno aumentare il fabbisogno idrico delle piante. Innaffiate sempre e solo dopo aver verificato la situazione: se la terra è appena umida, occorre bagnare subito.
L'acqua fornita non deve essere troppo fredda e se viene raccolta nel sottovaso può rimanervi per una mezz'ora, poi se non è stata assorbita significa che è di troppo e va tolta.
L'acqua stagnante favorisce rapidamente i marciumi radicali, soprattutto in ambienti miti e poco arieggiati.
Aggiungete concime liquido all'acqua una volta ogni 8-10 giorni rispettando le dosi consigliate sulla confezione del concime. Mai dare concime a una pianta molto assetata; in quel caso occorre prima innaffiarla, attendere che il terriccio sia ben inumidito e poi si può intervenire con acqua e concime.
Le piante che non amano il calcare, come gardenie e azalee, si innaffiano con acqua piovana oppure si lascia quella del rubinetto almeno una notte in un secchio o innaffiatoio.
La crisi irreversibile
Attenzione: quando le temperature salgono eccessivamente (sopra i 35 °C), l'aria ristagna perché non c'è vento e si crea una cappa afosa di umidità, e i raggi solari battono a mezzogiorno, si può verificare un "punto di non ritorno".
Normalmente le piante assorbono l'acqua perché, attraverso minuscole aperture fogliari (gli stomi), ne traspirano parecchia durante la fotosintesi clorofilliana. Tuttavia, quando le temperature sono eccessive, un meccanismo di autoregolazione della traspirazione interviene a chiudere gli stomi, e l'acqua non viene più evaporata ma, al contrario viene trattenuta dentro la pianta. Continuando a innaffiare in questa fase, l'acqua non viene più assorbita, ma ristagna nel terriccio del vaso, provocando l'asfissia delle radici. Ne consegue che la pianta appassisce, avvizzisce pur continuando a bagnare...
Purtroppo è un fenomeno irreversibile, che conduce alla morte della pianta.
Il consiglio è di annaffiare sempre quando il terriccio, almeno in superficie, si è asciugato, e di osservare le vostre piante in vaso per capire se un eventuale appassimento è dovuto a carenza d'acqua oppure a un suo eccesso.