Nella scelta di cosa coltivare è importante evitare di rimettere nella stessa posizione piante appartenenti alla stessa famiglia di quelle dell’anno precedente. Se – per esempio – avete coltivato Solanacee come pomodori o melanzane, dovrete optare per altro, come zucchini (Cucurbitacee), leguminose o altro.
Un buon esempio di rotazione degli ortaggi corretta è quella di coltivare zucchine e peperoncini (rispettivamente Cucurbitaceae e Solanacee) in un’aiuola dove lo scorso anno era stato scelto di coltivare insalata (Asteracee) e bietole (Chenopodiacee).
Il trapianto di zucchini e peperoncini
Per le piante di zucchini, scavate le buchette a distanza di 1 m circa una dall’altra, profonde quanto la zolletta della piantina e poco più larghe.
Estraete con delicatezza la zolletta senza sbriciolarla e ponetela ben dritta nella buchetta, in modo che la superficie superiore rimanga leggerissimamente sollevata rispetto al piano superficiale del terreno.
Colmate la buchetta con la terra rimossa nello scavo e pressate bene.
Per i peperoncini seguite le stesse indicazioni di cui sopra, rispettando però una giusta distanza di 25-30 cm fra le piante.
Una volta trapiantate tutte le piantine, bagnate bene nei pressi del piede (non sopra le foglie).
Terminato il trapianto, è importante prevenire gli attacchi delle lumache, particolarmente ghiotte delle tenere piantine di zucchina che ancora non hanno i peli spinosi che le proteggeranno più avanti nella crescita.
Differenza fra lumache, limacce e chiocciole
- Le limacce o lumache sono le lumache dal corpo allungato e privo di guscio (la “casetta”) e sono le più nocive per le giovani piante da orto, in particolare quelle di zucchino.
- Le chiocciole, cioè le lumache con guscio, sono invece molto meno pericolose, perché si nutrono soprattutto di detriti vegetali già caduti a terra (mentre le limacce si cibano di vegetali vivi, arrampicandosi sulle piantine e distruggendole nell’arco di una sola notte).
Un lumachicida biologico
Se non volete utilizzare uno dei tanti prodotti chimici in vendita, potete puntare sui rimedi naturali, fra cui la birra. Grazie al suo contenuto zuccherino, infatti, le lumache preferiranno “ubriacarsi” piuttosto che rovinare le piantine.
Per realizzare un’esca è sufficiente un barattolo di vetro da 1 kg (ideale quello del miele, ben lavato e asciutto), che riempiamo fino a circa un terzo-metà con la birra.
Per evitare che gli agenti atmosferici rovinino l’esca, potrete adottare Vaso-Trap®, un apposito coperchio giallo con sei bocche concentriche di accesso per i molluschi, che va avvitato al posto del tappo originale del barattolo.
Scavate poi una buca un po’ più larga del barattolo e profonda poco meno, in modo che, una volta interrato nelle zone più infestate, fuoriescano dalla superficie gli ultimi 3 cm del barattolo (e naturalmente il tappo).
Infine controllate il barattolo ogni 15-20 giorni per svuotarlo dei molluschi e ricaricarlo con nuova birra fresca. Il controllo è sempre necessario dopo una pioggia molto abbondante.