Il fico (Ficus carica) è un albero molto bello e longevo, facile da coltivare. In giardino, ai bordi dell'orto e in terrazzo è un'apprezzabile pianta da ombra e da ornamento.
La pianta è caratterizzata dall'elevata produzione di polloni, per questo assume l'aspetto cespuglioso. Le foglie sono molto larghe e se staccate rilasciano un lattice bianco molto tossico se ingerito ed estremamente irritante a contatto con la cute. Del tutto infondata è la leggenda che tale lattice sia d'aiuto per l'abbronzatura, è anzi molto dannoso e può causare irritazioni e ustioni.
Diversamente da molte altre specie da frutto, il fico fruttifica più volte l'anno: a giugno maturano i fichi detti "fioroni" o primaticci che compaiono sui germogli e all'ascella delle foglie nell'autunno dell'anno precedente. I fichi veri e propri, detti anche fichi fòrniti, compaiono sulla pianta a primavera e maturano ad agosto-settembre. Quelli che maturano in ottobre vengono chiamati tardivi o cimaruoli. Alcune varietà producono solo quelli di fine estate.
Oltre che in giardino, il fico può essere efficacemente coltivato anche in vaso sul terrazzo regalando in estate i dolci frutti energetici.
Come coltivare il fico in vaso
- Il fico può essere coltivato anche in vaso; non di rado si riesce a far radicare una piantina cresciuta da seme. Nei primi due anni la crescita è modesta accontentandosi di un vaso di media dimensione, poi occorre un contenitore profondo e capiente, oppure una cassetta in legno alta e larga a sufficienza per ospitare il notevole apparato radicale che la pianta produce negli anni successivi alla formazione iniziale.
- Il terriccio da usare deve essere sciolto e leggero, anche con una piccola quantità di sassi o graniglia.
- Se volete un albero su fusto singolo è necessario potare e tutorare il fusto formando la ramatura a circa un metro dalla base, sebbene lo sviluppo a cespuglio sia molto apprezzato per via del suo effetto ornamentale.
- Pianta tipicamente mediterranea, soffre il freddo: nelle regioni settentrionali può essere coltivato solo in posizioni riparate; resiste bene in Pianura Padana se esposta a Sud e appoggiata contro un muro che possa ripararla dai venti gelidi, soprattutto a fine inverno quando ricominciano a formarsi le gemme. A -10 °C l'intera pianta può morire o essere seriamente compromessa con possibilità di ricaccio dalla base. La pioggia è dannosa se non c'è drenaggio nel vaso e quando la pianta è carica di frutti, perché ne provoca la rapida marcescenza.
- Si sviluppa su qualsiasi tipo di terriccio, a eccezione di quelli argillosi e impermeabili dove le radici non riescono ad allargarsi e dove la terra rimane fradicia a lungo.
- Apprezza una buona concimazione durante le fasi giovanili.
- Trae vantaggio da irrigazioni estive nel caso in cui si assista a lunghi periodi di mancanza di pioggia.
- Odia la potatura dato che le ferite si rimarginano con estrema difficoltà anche per la fuoriuscita di lattice. Conviene dunque eliminare solo i rami rotti e secchi.
Raccogliere i frutti del fico
La raccolta dei fichi va effettuata quando sono ben maturi, con la buccia opaca e la polpa morbida. Quando la buccia si apre e comincia a vedersi il bianco di sotto, sono ancora più teneri e dolci. Conviene stenderli in vaschette di cartone, separati gli uni dagli altri, e conservarli in frigo.
Contrariamente a quanto si crede, il fico è meno calorico rispetto all'uva (47 kcal per 100 g). Le sue significative proprietà nutritive sono d'aiuto per l'organismo di adulti e bambini: contiene potassio e ferro, migliora la salute dell'epidermide e protegge la vista. Frutto energetico e consigliato agli sportivi, il fico ha anche virtù anticancro, confermate da autorevoli ricerche mediche svolte negli USA dove questo frutto mediterraneo ha larga diffusione. Il lattice prodotto dai frutti immaturi è ricco di enzimi, veniva usato anticamente per rendere più digeribile la selvaggina e nella preparazione dei formaggi, per far cagliare il latte.
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