cineraria rossa
La cineraria è tanto bella quanto difficile da tenere.
La cineraria è una margherita che richiede cure assidue per rimanere bella e fiorita per tutta la stagione: poche ma inderogabili

Si trova in vendita in marzo-aprile: la cineraria (Pericallis ibrida) è una bella margherita (appartiene alla famiglia delle Asteracee) molto vistosa perché produce fiori grandi e soprattutto numerosissimi e in mille colori.

Tuttavia non è semplice da mantenere, perché richiede un equilibrio perfetto fra temperatura e acqua: quando è in fioritura, deve assolutamente stare al fresco (non è una pianta da interni) ed essere sempre umida.

Com’è fatta la cineraria

È un’erbacea perenne, in genere coltivata come annuale, alta fino a 60 cm e larga fino a 50 cm; ha foglie frastagliate, di colore verde bottiglia; fiori a forma di margherita, grandi (fino a 8 cm di diametro), di colore bianco, rosa, rosso, blu, viola, da maggio ad agosto.

Dove metterla

Si utilizza in giardino come bordura (a seconda della taglia) per aiuole e vialetti o in un gran numero di esemplari in grandi macchie di colore nelle aiuole. Si coltiva anche in vaso (diametro min 24 cm) o in cassette da balcone.

Dopo averla acquistata tenetela all’esterno, purché la temperatura non scenda sotto gli 8 °C, nel qual caso va ritirata in una stanza fresca per la notte e rimessa fuori la mattina dopo quando la temperatura risale. La posizione all’esterno deve essere a mezz’ombra, anche per favorire il prosieguo della fioritura fino ad agosto.

Può stare all’aperto tutto l’anno nel Sud, dove sopravvive all’inverno senza protezioni; ma va protetta in una cantina luminosa dalla Val Padana in su se si desidera tenerla da un anno all’altro. Sopporta i venti salmastri.

Consigli di coltivazione

All’acquisto non va rinvasata. Se decidete di tenerla da un anno all’altro, rinvasatela a settembre con un buon terriccio per piante da fiore e 3 cm di ghiaia sul fondo del vaso.

In giardino va annaffiata in abbondanza in primavera-estate per non sacrificare la fioritura; poco nelle altre stagioni. In vaso va sempre annaffiata in abbondanza, appena prima che il terriccio si asciughi, da marzo a settembre (la fioritura avviene spontaneamente da maggio in poi: le piante fiorite in commercio a marzo sono state forzate in serra), mentre nei restanti mesi, se la conservate, basta che il terriccio rimanga solo leggermente umido.

Concimatela da marzo ad agosto con un prodotto liquido specifico per piante da fiore distribuito nell’acqua d’irrigazione.

Tagliate regolarmente i fiori appassiti per incentivare la fioritura. Se volete tenerla da un anno all’altro, potatela a 10 cm d’altezza a ottobre.

Attenzione: le piante tenute in casa in fioritura oppure poco bagnate si riempiono di ragnetto rosso, i cui attacchi sono talmente potenti che neppure gli acaricidi chimici riescono a salvare le piante. Prevenire è meglio che tentare invano di curare: tenetela all’esterno e non fatele mai mancare l’acqua (senza però annegarla).

Cineraria, bella ma difficile - Ultima modifica: 2022-03-19T06:51:35+01:00 da Elena Tibiletti