La simbiosi si può creare fra numerose specie animali diverse, ma anche fra animali e piante, e ovviamente nell'uomo, in modo particolare
Il termine "solidarietà" letteralmente significa "aiuto gratuito e reciproco tra membri della stessa comunità", ed è un termine che viene utilizzato in genere riferendosi all'uomo, ma possono esistere amicizia e solidarietà, ossia simbiosi, tra gli animali in natura? Diciamo di si, c'è solo una piccola sfumatura differente: tra gli animali esiste la solidarietà ma, a differenza di quella dell'uomo, quella animale non è mai gratuita, infatti la solidarietà tra razze e specie differenti in natura porta sempre un vantaggio per entrambi gli animali coinvolti.
Quanti tipi di simbiosi esistono?
In natura possiamo trovare diversi animali che vivono in simbiosi, dal greco "vivere insieme". La simbiosi può avvenire in qualsiasi tipo di interazione biologica stretta e a lungo termine, tra animali di razze e specie diverse, tra animali e vegetali e può essere distinta in mutualistica, commensalistica o parassitaria.
Tra le più antiche forme di simbiosi al mondo troviamo i coralli e le alghe che risalgono ai primi passi della vita multicellulare sulla Terra: uno degli esempi più classici di simbiosi (mutualistica) è quella tra l'anemone di mare e il pesce pagliaccio. L'anemone di mare è un corallo dai tentacoli quasi interamente urticanti, ai quali però è immune il pesce pagliaccio, che quindi si rifugia fra i tentacoli, certo di non venire attaccato lì dentro. In cambio il pesce pagliaccio protegge dagli attacchi del pesce farfalla le porzioni di tentacoli dell'anemone non urticanti e facilmente ledibili.
Che cos'è il mutualismo?
Esistono tantissime forme di solidarietà, ci sono anche quelle in cui gli animali aiutano organismi di specie diverse come le piante: tutti gli insetti che si cibano di polline mangiano gratis, ma aiutano le piante delle quali si nutrono a impollinarne altre in luoghi lontani, irraggiungibili dalla pianta stessa. Questo tipo di rapporto in cui entrambe le specie ricevono benefici si chiama mutualismo, che riguarda anche le zebre e gli struzzi che vivono insieme sfruttando e compensando doti e carenze di entrambe le specie: le zebre hanno una pessima vista ma un ottimo udito, mentre gli struzzi possiedono una vista molto acuta ma un pessimo udito, vivendo insieme entrambi hanno degli enormi benefici e si allertano in caso di pericolo in modo da scappare tutti insieme.
Anche noi esseri umani siamo coinvolti in legami complessi di mutualismo che portano benefici ad altre specie: la flora batterica, ovvero i batteri che si trovano nel nostro intestino e che facilitano l'assimilazione delle sostanze ingerite, è indispensabile per la nostra sopravvivenza e noi lo siamo per loro.
Che cos'è il commensalismo?
Il commensalismo, invece, lo possiamo definire come la forma più vicina alla solidarietà umana: è una situazione nella quale una specie "approfitta" dell'altra, senza che quest'ultima ne ricavi danni e in alcuni casi, anzi, ne riceve benefici, come ad esempio la convivenza tra gli squali e i pesci pilota, una forma di commensalismo semi-obbligato. Questi piccoli pesci vivono a stretto contatto con gli squali, si occupano prettamente della pulizia della loro bocca e in cambio ricevono cibo e protezione gratis: questa convivenza ha portato nel tempo gli squali ad abituarsi così tanto alla presenza di questi pesciolini – che provocano una sorta di effetto tranquillizzante nello squalo – che nel vederli non li attacca.
Altro esempio di commensalismo è quello tra lo sciacallo dorato dell'India e la tigre: quando uno sciacallo maschio viene cacciato dal branco solitamente si ritrova da solo e capita che si leghi a una tigre, seguendola e, quando la tigre caccia, lo sciacallo si unisce al banchetto, divorando gli avanzi delle sue prede dopo che la tigre finisce di nutrirsi. Questo è uno di quei casi in cui solo lo sciacallo riceve un beneficio.