cestrum
Il Cestrum fiorisce di notte e profuma tantissimo.
Il Cestrum schiude le corolle nelle ore serali e diffonde una fragranza percepibile a metri di distanza, ideale per chi vive il terrazzo a fine giornata

Ci piace vivere la sera in terrazzo, con i nostri cari o con gli amici, in un angolo accogliente e ospitale? Amiamo il profumo dei fiori? Vogliamo fare qualcosa anche per la sopravvivenza delle farfalle notturne o falene? Se la risposta è sì a tutte le domande, dobbiamo assolutamente coltivare un Cestrum, o anche più di uno, visto che ne esistono specie e varietà dai fiori di diversi colori, tutti ugualmente soavi nella fragranza.

Gelsomino del Pascoli

Lo chiamano comunemente gelsomino notturno o Night Blooming Jasmine, ma gelsomino non è, visto che appartiene alle Solanacee: è la sua fragranza a ricordare quella del genere Jasminum e, se possibile, è ancora più fresca e penetrante! Tanto i fiori sono profumati, quanto insignificanti alla vista, minuscoli e bianco-verdognoli nella specie più nota e diffusa, Cestrum nocturnum: il profumo però li rende percepibili a decine di metri di distanza, al minimo refolo di vento.

Nell’Ottocento il Cestrum colpì anche il poeta-naturalista Giovanni Pascoli, che gli dedicò la poesia Il gelsomino notturno o dell'erotismo impossibile, con questi versi affettuosi:
E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.

Specie e varietà di Cestrum

Cestrum nocturnum, famiglia Solanacee, originario dell'isola di Cuba, è un piccolo arbusto sempreverde, con lunghi rami flessibili, sarmentosi, e foglioline ovali, lucide, appuntite, alterne, di colore verde brillante. All’apice dei fusti sbocciano di notte grosse infiorescenze di fiori tubolari allungati, di colore bianco-verdastro, intensamente profumati, fra giugno e settembre.

Se il più comune è Cestrum nocturnum dalle infiorescenze bianco-verdastre, possiamo però cercare con un po’ di pazienza nei vivai italiani le altre specie, come C. aurantiacum dai fiori arancioni, oppure C. elegans (= C. rubrum) dai fiori rosa carico, o anche C. newellii dai fiori rosso carminio, o C. ‘Cretan Purple’ dalle infiorescenze viola, o infine C. parqui dalle corolle giallo limone. E se non siamo nottambuli, c’è perfino un C. diurnum dai fiori candidi un pochino più grandi che, come dice il nome, si aprono di giorno.

Da proteggere d’inverno

Soffre già a 10 °C: in piena terra può essere coltivato solo nelle zone costiere del Sud e lungo le coste tirreniche dal Lazio in giù, in posizione riparata dai venti freddi. Dunque, teme il freddo: nel Nord Italia si coltiva solo in vaso da ritirare a fine ottobre in una stanza fresca per rimetterlo fuori dopo metà aprile. Per un esemplare alto 50 cm serve un contenitore in plastica del diametro minimo di 40 cm, riempito di un buon terriccio per piante da giardino con un po’di sabbia di fiume per migliorare il drenaggio, in aggiunta alla ghiaia sul fondo. Si può inserire un traliccio che funga da tutore per i lunghi rami esili. In vaso richiede annaffiature abbondanti e regolari da aprile a settembre, molto scarse nei restanti mesi; nello stesso periodo va concimato ogni 15 giorni con un prodotto liquido per piante da fiore. Ricordiamoci che le piante poco bagnate vengono attaccate da afidi e ragnetto rosso. Tagliamo le infiorescenze sfiorite per evitare che vadano a seme. Se lo vogliamo moltiplicare, procediamo con talee di rami dell’anno nel mese di luglio.

PERCHÉ FIORISCE DI NOTTE?

È proprio il Pascoli a dare la prima spiegazione a queste insolite fioriture notturne: nei milioni di anni di evoluzione delle specie, alcune piante hanno trovato più conveniente farsi impollinare e fecondare nel momento della giornata in cui sussistono minori distrazioni. Tutti i Cestrum hanno sviluppato una specializzazione spinta nei confronti delle falene.

Tuttavia, i fiori notturni hanno dovuto approntare un meccanismo d’attrazione diverso da quello estetico, che è valido solo di giorno quando le tinte e le forme sono apprezzabili alla vista. Così si spiega perché tutti i fiori notturni emanino un odore marcato e preciso, mirato ad attrarre il preziosissimo impollinatore.

Infine, l’ultimo vantaggio della fioritura notturna: il risparmio energetico per la pianta, che effettua la faticosa operazione di apertura dei petali con temperature più basse rispetto a quelle della giornata estiva, evitando di traspirare troppa acqua e riducendo la quantità di energia necessaria all’operazione.

Cestrum, la notte profumata - Ultima modifica: 2024-10-14T06:30:57+02:00 da Elena Tibiletti