Sgridare il cane è sempre controproducente e, se non si conoscono i segnali corporei dell'animale, potenzialmente pericoloso per la nostra incolumità
Le più ricorrenti incomprensioni tra cane ed esseri umani nascono principalmente dalla scarsa conoscenza del linguaggio canino.
I proprietari, non riuscendo ad interpretare correttamente le espressioni del cane, tendono inevitabilmente a umanizzare alcuni comportamenti del nostro amico, dando una interpretazione ben diversa da quello che il cane in realtà sta cercando di comunicare.
Il cane che morde "all'improvviso"
L'umanizzazione dei comportamenti è quindi una falsa lettura degli atteggiamenti del cane. Oltre a essere un approccio profondamente sbagliato, può essere una pratica molto pericolosa perché può portare a clamorosi fraintendimenti comportamentali del cane, il quale giustamente potrebbe reagire in maniera inaspettata.
E' molto comune sentire di persone che all'improvviso sono state morse dal loro cane: la maggior parte racconta che senza nessun motivo apparente il loro cane a un certo punto le ha morse, ma nella realtà dei fatti nessun cane morde senza avere un motivo molto valido che lo spinge a farlo e soprattutto nessun cane morde senza prima mandare alcuni segnali di avviso molto chiari e ben precisi.
Il linguaggio del cane, per chi lo ha studiato e lo sa interpretare, è in realtà molto semplice, i cani nelle loro emozioni sono libri aperti, comunicano all'istante quello che provano e se li si osserva con cognizione di causa si possono cogliere facilmente gli stati d'animo che provano in ogni momento.
Errori di interpretazione
Tra gli errori di interpretazione più comuni da parte dei proprietari di cani ci sono i segnali calmanti e di pacificazione dei cani, segnali che i cani mettono in pratica in situazioni in cui si sentono in grande difficoltà e cercano di mitigare la situazione, assumendo posture del corpo ed espressioni del muso molto esplicite come ad esempio volgere lo sguardo in un'altra direzione, leccarsi il naso e sbadigliare. Questi segnali vengo messi in atto ad esempio nel caso in cui il cane venga sgridato, il web è stracolmo di video in cui il proprietario torna a casa e trova qualche disastro combinato dal cane, appurato il disastro il proprietario si comporta con il cane allo stesso identico modo di come si comporterebbe con un bambino, non lo saluta e lo sgrida alzando la voce e chiedendogli spiegazioni, come se il cane fosse in grado di fornirle.
Il cane si trova in una situazione che non capisce, lui è felice di vedervi ma voi lo sgridate per qualcosa che lui non può comprendere, così inizierà ad avere comportamenti calmanti con la speranza di mitigare il vostro atteggiamento ma nella stragrande maggioranza dei casi saranno proprio quei gesti a creare ancora più incomprensioni perché verranno intrepretati in maniera completamente sbagliata, ovvero umanizzandoli.
Quante volte in quei tristissimi video si sente dire dal proprietario "guardami quando ti parlo" a un cane che mentre viene sgridato evita lo sguardo diretto girando il muso da un lato, oppure "io ti sto parlando e tu ti annoi" a un cane che nella medesima situazione sbadiglia ripetutamente, sempre con l'intento di pacificare e portare un po' di calma in quella situazione.
Alla continua richiesta di contatto visivo un cane, messo alle strette, potrebbe anche mordere.
Non umanizzare il cane
Se si desidera avere un buon rapporto con il proprio cane è importante non umanizzare mai i suoi comportamenti e non comportarci con lui come ci comporteremmo con un bambino ed è fondamentale conoscere il suo linguaggio corporeo per comprendere cosa ci vuole comunicare in ogni momento, così da poter interpretare tutti i suoi stati d'animo correttamente. E, cosa ancora più importante, non sgridiamo mai un cane per qualcosa che ha fatto in un momento passato, non serve a nulla, anzi è un atteggiamento controproducente che alla lunga può minare il rapporto di fiducia che c'è tra proprietario e cane, oltre a essere potenzialmente pericoloso perché potrebbe spingere il cane ad avere reazioni inaspettate.
In una situazione come quella descritta bisognerebbe rientrare a casa e comportarsi in maniera assolutamente normale, salutare il proprio cane che ci viene incontro a farci le feste, non sgridarlo e sistemare il disastro cercando di capire e di risolvere i disagi del cane alla base di questo comportamento, che è comunque un chiarissimo segnale di disagio, di qualcosa che non va nella gestione o nel rapporto con il cane.
I cani, come qualsiasi altro animale, non riescono a collegare in nessun modo una sfuriata con un'azione passata, anche solo da pochi minuti, li si può correggere nel momento esatto in cui stanno facendo qualcosa che non va, senza sgridarli come bambini ma semplicemente interrompendo l'azione e convogliandoli su altro, gratificandoli quando invece fanno qualcosa che a noi fa piacere.
I cani non sono bambini e non vanno assolutamente trattati come tali, gridare il cane non servirà a insegnargli a non comportarsi in un determinato modo, al contrario il modo migliore di approcciarsi al cane e insegnargli qualunque cosa è attraverso il gioco e il rinforzo positivo dei comportamenti corretti.