L'olfatto è il senso più sviluppato nel cane, si può quindi affermare che il cane vede il mondo attraverso il suo naso. I cani, infatti, possiedono 300 milioni di recettori olfattivi contro i nostri soli 5 milioni.
Addirittura il 12,5% del suo è cervello è dedicato a decodificare i messaggi contenuti nelle molecole odorifere contro il nostro 1%, per concludere i cani hanno circa 150 centimetri quadrati di epitelio olfattivo mentre noi tra i 2 e mezzo e i 4 cm.
Gli odori per noi esseri umani sono strettamente legati ai ricordi, alla memoria, al passato, a sensazioni che evocano immagini ben precise: questo aspetto dell'olfatto lo abbiamo in comune, perché anche i cani hanno una memoria olfattiva e sono in gradi di associare un singolo odore a una persona, una situazione, un'emozione positiva o negativa che sia e mantenerlo nella memoria e ricordarlo, distinguendolo da odori simili per più di tre anni, quindi la memoria olfattiva dell'uomo e del cane sono simili.
Per mantenere in salute un cane è importante sottoporlo a continui stimoli olfattivi, se infatti la capacità olfattiva viene meno il cane può risentirne sia a livello fisico sia a livello psicologico e questo può accadere per traumi accidentali, incidenti, incontro con processionaria, eccetera. L'esplorazione olfattiva è il modo migliore per dare al cane la possibilità di esplorare e conoscere il mondo.
Anatomia della struttura del naso del cane
Dalla parte esterna del muso troviamo il tartufo e le narici, al suo interno si sviluppano i turbinati da cui entrano gli odori incanalati verso i ricettori olfattivi che sono immersi nel muco che serve a legare la molecola odorosa. L'odore quindi si trasforma in segnale elettrico che arriva al cervello attraverso il nervo olfattorio e colpisce il bulbo olfattorio, qui diventa un ricordo, un’emozione, una sensazione.
I cani, come i gatti, possiedono anche una sorta di secondo naso, l'organo vomeronasale anche detto organo di Jacobson che si trova all'interno della cavità orale del cane sul palato ed è in stretta connessione con l'organo olfattivo, questo organo antichissimo è dedito a cogliere i feromoni.
Noi umani lo abbiamo ancora, ma è vestigiale cioè non ha più funzione, negli animali invece i feromoni sono fondamentali e alla base della comunicazione.
Odori come messaggi per il cane
I feromoni vengono rilasciati dai cani in diversi modi, anche attraverso le marcature, per questo è importante lasciare che il nostro cane annusi l'ambiente circostante quando è in passeggiata. Le tracce lasciate dagli altri cani e in generale dagli altri animali possono essere paragonate al pari dei messaggi che noi leggiamo quotidianamente sui social. Se osserviamo il nostro cane nell'atto di annusare possiamo accorgerci se sta annusando solo con il naso o se sta utilizzando anche l'organo vomero nasale: quando il cane annusa con l'organo di Jacobson sembrerà quasi che sia assaggiando e gustando l'odore, la bocca è aperta e la lingua si muove in modo da portare l'odore al palato per analizzarlo.
Il ruolo dell’organo vomeronasale, come quello dei feromoni, è fondamentale, la peculiarità delle informazioni che viaggiano attraverso questo mondo fatto di molecole, scie, emozioni, ricordi è veramente incredibile.
Anche qualora non l’avesse mai visto né incontrato, il nostro cane saprà tutto del cane del nostro vicino, tutto ciò grazie ai messaggi chimici che si scambiano attraverso le marcature nel quartiere, ad esempio. Quando cani residenti nella stessa zona si abbaiano ogni volta che si vedono, pur non essendosi mai incontrati fisicamente, è un comportamento che può anche dipendere, ma non solo, dai messaggi lasciati in giro per il quartiere.
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