Il giardino non deve diventare il bagno del cane, perché lo vivrebbe con enorme disagio, come se fosse costretto a fare i bisogni in casa
Che cos'è il giardino? Il giardino è una porzione esterna di terra più o meno grande, delimitata da una recinzione di pertinenza di una abitazione privata, è quindi lo spazio esterno di una casa, un prolungamento dell'ambiente, una parte dell'abitazione come qualsiasi altra stanza.
A differenza nostra, che vediamo il giardino come uno spazio esterno generico ben distinto da quello interno, definendo casa solo la parte coperta, il cane ha una percezione differente del giardino, per il cane la casa, ovvero il proprio territorio, è tutta la proprietà comprensiva di interno ed esterno. Questa grandissima differenza crea notevoli spaccature e conflitti tra esseri umani e cani, che poi si manifestano in una serie di difficoltà relazionali tra i due.
Per l'uomo, il giardino basta al cane
La visione umana del giardino porta l'uomo a utilizzare il giardino come uno spazio esterno staccato dall'abitazione, dove il cane vive quando non sta dentro casa, o in certi casi dove il cane vive senza mai entrare dentro casa. Viene quindi utilizzato come luogo dove far stare il cane, dove fargli fare i bisogni, dove giocare, dove muoversi, dove stare all'aria aperta. Questo concetto porta i proprietari di cani che abitano in case con giardino a non far uscire mai o molto raramente i cani dal perimetro della proprietà con la ferma convinzione che questo sia lo stile di vita ottimale per un cane.
Per il cane, il giardino è una stanza
La visione del cane è diametralmente opposta a quella umana ovviamente, per il cane la sua casa è il suo territorio e comprende sia lo spazio interno sia quello esterno, questo significa che il cane considera il giardino come fosse un'altra stanza della casa, il luogo dove vive, il suo spazio personale che divide con il branco/famiglia. In questa visione è assolutamente escluso il fatto di fare i bisogni in giardino, sarebbe per il cane come farli direttamente dentro casa, per il cane essere costretto a fare cacca e pipì in giardino significa forzarlo a vivere un disagio incredibile.
In natura i lupi non fanno i loro bisogni nella tana, solo i cuccioli nel primo mese di vita possono sporcare all'interno della tana in un angolo scelto dalla mamma che pulisce continuamente i loro escrementi, appena in grado di poter uscire anche i cuccioli imparano subito a fare i bisogni lontano dalla tana. Per i cani il concetto è il medesimo con la sola differenza che la tana per il cane è tutta la superficie dell'abitazione, quindi per rispettare la sua natura bisogna comportarsi esattamente come fanno i proprietari di cani che abitano in appartamento facendoli uscire più volte al giorno per fare i bisogni, ma non solo, anche per fare passeggiate, giochi, perlustrare luoghi nuovi, stare all'aperto, annusare e comunicare attraverso le marcature degli altri cani, frequentare persone e cani e fare attività fisica fuori casa.
Solo in giardino è un disagio
I cani costretti a vivere la loro vita in giardino sono costretti a vivere in una continua condizione di disagio, costretti a fare i bisogni in uno spazio per loro non è adatto a questo scopo, costretti a vivere con l'odore costante dei propri escrementi e in un ambiente che li obbliga all'isolamento sociale.