Il callistemon (Callistemon citrinus) è perfetto per il mare, perché non teme l’aria salmastra, né il caldo o la siccità o il vento. Può anzi fungere da piccolo (e scarmigliato) frangivento, ma rimane un po’ anonimo quando non è fiorito.
Arbusto sempreverde, alto fino a 2 m e largo fino a 1,5 m, con crescita molto veloce, è fittamente ramificato con lunghi rami arcuati e ricadenti, elastici, coperti da foglie strette e fitte, di colore verde chiaro. I fiori vistosi, tipici della Terra dei canguri, sono lunghi fino a 18 cm, a forma di scovolino, di colore rosso cremisi, e appaiono tra maggio e luglio. Ne esistono anche specie e varietà a fiore rosa, arancio o giallo, non facilissime da reperire.
Callistemon, come coltivarlo
Dategli un posto in pieno sole, su un substrato fertile e non calcareo, ben drenato, annaffiandolo con regolarità da aprile a settembre e concimandolo in ottobre e in marzo, con prodotto granulare a lenta cessione per acidofile. È infatti leggermente acidofilo, quindi ogni tanto gradisce anche annaffiature con acqua decalcificata.
Se è coltivato in vaso (di diametro di 30 cm per una pianta alta 50 cm), fornite una miscela di terra da giardino, terriccio universale e torba. È una buona soluzione anche per le coste settentrionali adriatiche, dove l’arbusto fatica a resistere all’aperto d’inverno (soffre sotto lo zero) e va ricoverato in una stanza fresca.
Eliminate i rami secchi o danneggiati dal gelo e i fiori appassiti. Se i rami tendono a invadere lo spazio, legateli con il tubetto di plastica verde oppure inserite tutori lungo il bordo del vaso per “ingabbiare” la pianta.
(Tratto da "Saper fare" - Pubblicato su Giardinaggio 5/2014)