Il Comune di Milano ha un sogno che vuole far diventare realtà concreta: con ilprogetto di forestazione urbana ForestaMi vuole «passare da 5 a 8 milioni di alberi entro il 2030 – spiega Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura – individuando diverse aree utili allo scopo, fra cui quella del Parco Nord».
Per contribuire a questo obiettivo, Myplant & Garden, Salone internazionale del verde che si tiene ogni anno in febbraio a Rho-FieraMilano – in collaborazione con Assofloro e Rete Clima – pianterà 200 nuovi alberi, che vanno a compensare le emissioni prodotte ogni anno dal Salone e che costituiranno un nuovo bosco in città.
Il primo albero, un tiglio, è stato messo a dimora al Parco Nord Milano il 25 ottobre scorso: un passo simbolico per la nascita di un nuovo bosco in città, il “Bosco di Myplant”.
Bosco di Myplant: dai vivai locali
«Questo intervento non è solo una sfida ambientale, ma un’idea diversa dell’abitare e del vivere – affermano gli organizzatori di Myplant, fiera leaderdel comparto verde in Italia–. I primi 200 alberi saranno messi a dimora nella primavera 2020 col contributo dei nostri espositori. Il progetto, anche nei suoi sviluppi futuri, coinvolgerà la filiera florovivaistica locale, con specie caratteristiche lombarde da vivai regionali».
Un piccolo esempio di come si possa concretamente contrastare il cambiamento climatico attraverso proposte precise fatte ad aziende italiane che seguono il proprio verde dal vivaio locale fino alla manutenzione negli anni post-impianto. E i nuovi alberi vengono messi a dimora in Italia proprio per migliorare il clima laddove l’azienda inquina e per dimostrare a tutta la cittadinanza che si può realisticamente fare il bene del Pianeta.
I benefit del verde
«Ormai è assodato che il verde non è solo bello, ornamentale: il verde è benessere e salute – specifica Nada Forbici, presidente Assofloro Lombardia – perché sequestra la CO2, abbassa la temperatura, trattiene le polveri, assorbe i metalli pesanti, riduce l’erosione, favorisce il percolamento, riduce i consumi energetici degli edifici.
Un ettaro a verde cattura 20mila kg di CO2: ma un ettaro, oltre che di parchi, può anche essere fatto di terrazzi e giardini privati, la cui creazione deve venire incentivata attraverso misure come il Bonus Verde, che anzi dovrebbe vedere la detrazione portata al 50% per essere ancora più efficace».
Quindi, aumentare la dote verde delle città non significa solamente sottrarre CO2 all’atmosfera ma anche, a titolo di esempio, ridurre lo smog, limitare l’impatto sanitario della crisi climatica, mitigare gli effetti delle ondate di calore e delle notti tropicali, governare meglio il flusso dell’acqua durante le piogge più violente. Sono vantaggi traducibili in denaro e benessere.
Le foreste urbane sono un investimento nella salute dei cittadini, nel valore degli immobili, nei risparmi sanitari, nella resilienza urbana ai traumi atmosferici, nel risparmio energetico, nel drenaggio idraulico del territorio.
Come sarà il Bosco di Myplant
Nel dettaglio, il Bosco di Myplant sarà localizzato nell’area del Velodromo del Parco Nord Milano. La sua realizzazione sarà resa possibile dal contributo delle imprese che parteciperanno alla prossima edizione di Myplant (Fiera Milano Rho, 26-28 febbraio 2020).
Raggiunta la maturità, Il Bosco di Myplant assorbirà circa 50.000 kg di CO2, pari alle emissioni generate annualmente da 7 cittadini italiani, a 315.000 km percorsi in automobile (pari a 7 giri della Terra), al ciclo di vita di 100.000 bottigliette d’acqua.
Il progetto, anche nei suoi sviluppi futuri, coinvolgerà la filiera florovivaistica locale, con specie caratteristiche lombarde da vivai regionali: formazioni boschive planiziali ("Querco-carpineto"), querce mesofile quali farnia (Quercus robur), cerro (Quercuscerris), rovere (Quercus petreae) accompagnate ad altre latifoglie tra cui aceri (Acer spp.), carpini bianchi (Carpinus betulus), ciliegi selvatici (Prunus avium) ed elementi arbustivi a contorno.