Al discount un vasetto di basilico costa meno di 2 euro, mentre in un garden center è attorno ai 3-4 euro: la differenza di prezzo – ormai dovreste saperlo – dipende dalla qualità delle piante e della coltivazione, all’insegna di “chi più spende meno spende”. Così, già a fine marzo si acquista il primo vasetto. Ma poi capita che a fine aprile le piantine siano miseramente defunte. E allora si compra un altro vasetto. Che entro un altro mese rimane vuoto. C’è chi si lamenta dicendo di avere il “pollice nero”, ma i pollici neri non esistono, esistono solo persone ignoranti, nel senso che ignorano quali siano le mosse sbagliate che uccidono il basilico, e continuano a ripeterle all’infinito, stramazzando decine di piantine.
Ecco allora le 9 mosse sbagliate che uccidono il basilico.
- Metterlo in casa: il basilico è pianta da esterni, dove resiste fra 10 e 40 °C. Se sta in casa, con l’aria immobile, ingialliscono le foglie, la pianta smette di crescere oppure fila se ha poca luce, e in un mese circa appassisce e muore.
- Tenerlo all’ombra: il basilico è pianta da pieno sole anche al culmine dell’estate. Tollera la mezz’ombra. All’ombra invece produce foglie sempre più piccole, che poi ingialliscono e in un paio di mesi muore.
- Lasciarlo nel vasetto d’acquisto: i vasetti in vendita in genere contengono 6-8 piantine. L’ideale sarebbe separarle e coltivarle ciascuna in un vasetto da 8 cm di diametro. Però si possono rinvasare tutte insieme, in un contenitore doppio di quello di origine. Nel vaso d’acquisto la competizione fa sì che le piantine a poco per volta soccombano, a partire dalla più debole.
- Rinvasarlo con altre aromatiche: il basilico è annuale e ha bisogno di più acqua rispetto, ad es., a salvia o rosmarino. Affiancare le aromatiche legnose e perenni all’annuale basilico fa sì che questo soffra per la competizione con le più robuste perenni, fino a deperire e morire.
- Bagnarlo troppo: il basilico non sopporta il terriccio fradicio, che fa ingiallire e annerire le foglie e poi morire le piante. Va annaffiato quando il substrato si è asciugato.
- Bagnarlo troppo poco: se il basilico appassisce per mancanza d’acqua, le piante si indeboliscono e le foglie perdono freschezza, croccantezza e profumo. Se lo stress idrico è frequente, le piantine si possono riempire di ragnetto rosso, che rende inutilizzabili le foglie. Pian piano le piante muoiono per mancanza di foglie che si seccano e cadono.
- Concimarlo troppo: è una pianta annuale, quindi ha bisogno di poco concime, di tipo liquido biologico per aromatiche o, al massimo, per piante da orto. Eccedere con i dosaggi può “bruciare” le foglie, che diventano marroni e cadono tutte insieme.
- Togliergli quasi tutte le foglie: è vero che il basilico lo si coltiva per usarne le foglie, ma bisogna utilizzare sempre quelle più in basso, lasciando libere di crescere quelle della parte superiore delle piante, sulle quali deve rimanere almeno la metà delle lamine fogliari.
- Lasciarlo fiorire: è un’annuale, quindi il suo scopo è fiorire e produrre semi. Se fiorisce, smette di produrre foglie e si concentra sui frutti. Quindi bisogna impedirgli di fiorire, tagliando la cima fiorale appena se ne nota la formazione. Le cime si possono utilizzare in cucina.