Il sale antighiaccio evita la formazione del ghiaccio sulle superfici in muratura, ma è del tutto inutile, e anzi nocivo, per le piante
- Il sale (cloruro di sodio, NaCl) è uno dei prodotti maggiormente utilizzati per la rimozione di neve e ghiaccio dal terreno. Cosparso sulle superfici ghiacciate, ne provoca lo scioglimento e, se applicato nelle prime ore di una nevicata, impedisce la formazione di ghiaccio e contribuisce a eliminare il rischio di slittamenti e cadute.
- In giardino va utilizzato solo per vialetti, rampe e accessi, sia carrabili sia pedonali: l’erba non ne ha bisogno (anzi, la neve la protegge), senza contare che il sodio, trascinato dall’acqua di scioglimento, si accumula nel terreno, rendendolo inospitale per quasi tutte le piante comunemente coltivate.
- Quindi il sale va sparso solamente su superfici inanimate, al fine di facilitare la viabilità. Su di esse abbassa il punto di congelamento dell’acqua, in quanto all’acqua serve “energia” per sciogliere il legame covalente del cloruro di sodio, energia che viene quindi sottratta al passaggio di stato liquido-solido, che per verificarsi ha bisogno di ulteriore energia e quindi di un ulteriore abbassamento della temperatura. Infatti l’effetto del sale si vanifica a temperature troppo rigide.
- Conviene dunque spargerlo quando le temperature sono prossime a 0 °C e sarebbe meglio evitare di spargerlo sul cemento, più soggetto all’azione disgregante del sodio. Non distribuitelo su pavimentazioni in legno, che non hanno bisogno perché tendono spontaneamente a far sciogliere la neve senza formazione di ghiaccio.
- Per un’azione più delicata su superfici deteriorabili cercate invece il cloruro di magnesio, che mantiene una buona efficacia sghiacciante, ma non causa corrosioni dei materiali sottostanti.