ampalaya, bitter lemon, momordica
Frutto di ampalaya, bitter melon o momordica, commestibile e amarognolo.
L'ampalaya, bitter melon o momordica, è una pianta simile allo zucchino, coltivabile anche in Italia. Dà un frutto amarognolo, commestibile e salutare

L’ampalaya (Momordica charantia), conosciuta anche come Bitter Melon, fiorisce tra giugno e luglio, mentre i frutti, dal particolare sapore amarognolo, si raccolgono da settembre in poi. Parente della più nota zucchina (appartiene infatti alla famiglia delle Cucurbitacee) e come lei rampicante, è di origine tropicale e trova ampio impiego in Asia e Africa dove ha fama di essere una ‘verdura salutare’ con azione positiva sul metabolismo e la glicemia.

I suoi frutti sono ricchi di vitamine e di betacarotene, che ne hanno fatto uno degli ingredienti più usati nella preparazione degli integratori alimentari. Ma si possono gustare anche crudi o bolliti, perfetti con il curry, oppure in insalata.

Come si coltiva

Come tutte le Cucurbitacee teme il freddo, e deve essere protetta dagli sbalzi improvvisi di temperatura. Bene si adatta a climi caldi e umidi.

Semina: propagata con semina diretta, predilige un terreno fertile, ben drenato, con pH compreso tra 5,5 e 6,7 ma tollera tutti i tipi di terreno purché sia garantito un buon drenaggio. Infatti, con eccessiva umidità, i frutti potrebbero marcire al suolo. Per una germinazione più rapida imbibire i semi ottenuti dai frutti giunti a maturità che, rompendosi, li rilasciano spontaneamente; se ben conservati durano due o tre anni. Diradare le piantine per dare vigore alle piante più robuste, vista la velocità di crescita e la numerosità dei frutti prodotti.

Impollinazione: avviene per opera di insetti come le api ma se necessario può essere effettuata trasferendo manualmente il polline dai fiori maschili a quelli femminili così da consentire la formazione del frutto.

Concimazione e irrigazione: prima della semina occorre preparare il terreno arricchendolo con sostanza organica. Sono necessarie annaffiature regolari e abbondanti.

Raccolta: i frutti possono essere raccolti a due o quattro mesi dalla fioritura quando ancora verdi e succosi. La raccolta va effettuata ogni due o tre giorni per evitare una maturazione eccessiva in conseguenza della quale il frutto diventerebbe davvero troppo amaro.

Come si utilizza

Midollo e semi: da eliminare se il frutto non è maturo, viceversa diventano rossi e dolci,  gradevoli da consumare crudi nelle insalate.

Polpa del frutto: consumata verde o leggermente ingiallita quando ha la consistenza e la croccantezza del cetriolo; è commestibile anche la pelle.

Utilizzato bollito, fritto o crudo si sposa bene con pietanze al curry; per eliminare il gusto amaro, va lasciato in acqua bollente. Più frequentemente, è un ingrediente nella preparazione di integratori in polvere, succhi o pillole in quanto ricco in betacarotene, e vitamine del gruppo A, B1, B2, C e ferro.

Foglie: i germogli e le foglie giovani possono essere impiegati nella preparazione di insalate. Più frequentemente le foglie trovano impiego nella preparazione di integratori.

Diffusamente impiegata nel mondo orientale, e solo di recente introduzione in quello occidentale, l'ampalaya è utile per la cura di diabete, malattie autoimmuni, tumori, tossiemia, affezioni alle vie respiratorie e problemi alla vista. Avendo qualche effetto collaterale, tra cui dolori addominali, gonfiori e diarrea, è bene prestare attenzione al dosaggio.

Foto: (c)Tomo.Yun (www.yunphoto.net) - photomyun@gmail.com

Ampalaya o bitter melon, coltivazione e uso in cucina - Ultima modifica: 2020-02-22T07:17:43+01:00 da Redazione Passione In Verde