Esistono piante che, una volta messe a dimora nel posto giusto, non hanno bisogno di altre cure per tutta la durata della loro lunga vita: l’agave (Agave americana) è una di queste.
L'agave va coltivata in piena terra solo nelle zone a clima mediterraneo, mentre nel resto d’Italia si adatta bene a un grande vaso. La terra deve essere sciolta, leggera, ghiaiosa, anche povera o sabbiosa, purché sempre ben calda. La posizione deve essere bene soleggiata anche in inverno: sopporta molto bene perfino i potenti raggi del mezzogiorno estivo nel Sud Italia! Ecco, l’agave non chiede nient’altro: per la cura della pianta basta una discreta annaffiatura subito dopo la messa a dimora e poi non sarà più necessario bagnarla; non serve nemmeno il concime, che è un “in più”.
In cambio la pianta grassa crescerà, pian piano, e, alla soglia dei 30 anni d’età, emetterà un unico stelo fiorale, alto anche 4-5 metri, spettacolare. Subito dopo morirà, ma vi lascerà le numerose figlie che avrà prodotto nel frattempo.
Utilizzatela per aiuole a bassa manutenzione (lasciando almeno 1,5 metri fra l’una e l’altra) o per bordure di giardino e vialetti.
Com’è fatta l'agave americana
Le oltre 450 specie provengono dall'America centro-meridionale e hanno una tipica struttura priva di fusto e foglie disposte a rosetta. Le dimensioni delle diverse specie variano da 8 cm a più di 2 m.
Le foglie sono fibrose e succulente, a forma di punta di lancia più o meno allungata, di larghezza variabile da pochi centimetri a mezzo metro, con tante piccole spine disposte lungo i margini e una spina lunga e robusta al termine della foglia.
Lo stelo fiorale ha una tipica struttura che ricorda un palo del telegrafo e, nell’agave americana, cresce al ritmo di 15-30 cm al giorno, raggiungendo anche gli 11 m d'altezza; porta migliaia di piccoli fiori biancastri ricchi di polline e di nettare, impollinati dai colibrì.
Dove e come si coltiva in 7 mosse
- In piena terra nelle zone più miti del Centro-Sud Italia; in Pianura Padana solo in posizione molto riparata, proteggendo con foglie secche e segatura la base della rosetta e avvolgendo la pianta con teli di plastica in inverno. In vaso in tutte le altre zone italiane, spostandolo in esterni da marzo a ottobre. Il vaso, di terracotta, deve avere un diametro pari a metà di quello della rosetta.
- Tollera anche temperature rigide, fino a –10 °C, purché il substrato sia perfettamente asciutto: serve quindi il ricovero in serra fredda o un riparo che isoli la pianta da pioggia e neve.
- Non ha particolari esigenze di terriccio, che è preferibile sia povero di nutrienti e molto sabbioso, sempre ben drenato.
- Preferisce una posizione in pieno sole anche d’estate.
- In piena terra si accontenta dell’acqua che cade dal cielo, in vaso basta annaffiarla poco una volta al mese da aprile a settembre.
- Non necessita di concime.
- Si moltiplica staccando i polloni basali dalla pianta madre.
Malattie e parassiti dell'agave americana
Grazie alle foglie coriacee resiste bene a tutti i parassiti tipici delle piante succulente, e anche le lunghe radici fibrose non si dimostrano particolarmente suscettibili agli attacchi delle cocciniglie.