Agave americana, pianta grassa robusta e decorativa

L'agave americana vive bene dal Sud al Nord, in piena terra o in vaso. Fiorisce dopo 30 anni circa, e poi muore, lasciando tante piante figlie

Esistono piante che, una volta messe a dimora nel posto giusto, non hanno bisogno di altre cure per tutta la durata della loro lunga vita: l’agave (Agave americana) è una di queste.

L'agave va coltivata in piena terra solo nelle zone a clima mediterraneo, mentre nel resto d’Italia si adatta bene a un grande vaso. La terra deve essere sciolta, leggera, ghiaiosa, anche povera o sabbiosa, purché sempre ben calda. La posizione deve essere bene soleggiata anche in inverno: sopporta molto bene perfino i potenti raggi del mezzogiorno estivo nel Sud Italia! Ecco, l’agave non chiede nient’altro: per la cura della pianta basta una discreta annaffiatura subito dopo la messa a dimora e poi non sarà più necessario bagnarla; non serve nemmeno il concime, che è un “in più”.

In cambio la pianta grassa crescerà, pian piano, e, alla soglia dei 30 anni d’età, emetterà un unico stelo fiorale, alto anche 4-5 metri, spettacolare. Subito dopo morirà, ma vi lascerà le numerose figlie che avrà prodotto nel frattempo.

Utilizzatela per aiuole a bassa manutenzione (lasciando almeno 1,5 metri fra l’una e l’altra) o per bordure di giardino e vialetti.

Com’è fatta l'agave americana

Le oltre 450 specie provengono dall'America centro-meridionale e hanno una tipica struttura priva di fusto e foglie disposte a rosetta. Le dimensioni delle diverse specie variano da 8 cm a più di 2 m.

Le foglie sono fibrose e succulente, a forma di punta di lancia più o meno allungata, di larghezza variabile da pochi centimetri a mezzo metro, con tante piccole spine disposte lungo i margini e una spina lunga e robusta al termine della foglia.

Lo stelo fiorale ha una tipica struttura che ricorda un palo del telegrafo e, nell’agave americana, cresce al ritmo di 15-30 cm al giorno, raggiungendo anche gli 11 m d'altezza; porta migliaia di piccoli fiori biancastri ricchi di polline e di nettare, impollinati dai colibrì.

Dove e come si coltiva in 7 mosse

  1. In piena terra nelle zone più miti del Centro-Sud Italia; in Pianura Padana solo in posizione molto riparata, proteggendo con foglie secche e segatura la base della rosetta e avvolgendo la pianta con teli di plastica in inverno. In vaso in tutte le altre zone italiane, spostandolo in esterni da marzo a ottobre. Il vaso, di terracotta, deve avere un diametro pari a metà di quello della rosetta.
  2. Tollera anche temperature rigide, fino a –10 °C, purché il substrato sia perfettamente asciutto: serve quindi il ricovero in serra fredda o un riparo che isoli la pianta da pioggia e neve.
  3. Non ha particolari esigenze di terriccio, che è preferibile sia povero di nutrienti e molto sabbioso, sempre ben drenato.
  4. Preferisce una posizione in pieno sole anche d’estate.
  5. In piena terra si accontenta dell’acqua che cade dal cielo, in vaso basta annaffiarla poco una volta al mese da aprile a settembre.
  6. Non necessita di concime.
  7. Si moltiplica staccando i polloni basali dalla pianta madre.

Malattie e parassiti dell'agave americana

Grazie alle foglie coriacee resiste bene a tutti i parassiti tipici delle piante succulente, e anche le lunghe radici fibrose non si dimostrano particolarmente suscettibili agli attacchi delle cocciniglie.

Agave americana, pianta grassa robusta e decorativa - Ultima modifica: 2020-01-07T07:57:04+01:00 da Elena Tibiletti