L’attacco del colpo di fuoco batterico (Erwinia amylovora) è un vero colpo di fulmine: in sole due settimane, in estate, interi rami si seccano all’improvviso; le foglie, di color bruno scuro, sembrano bruciate, ma sono ancora morbide e rimangono attaccate ai rami; eventuali frutti, avvizziti, restano sulla pianta.
Che cos'è il colpo di fuoco batterico
Il colpo di fuoco batterico è una malattia causata da un batterio, originario degli Stati Uniti e giunto in Nord Europa negli anni ’50.
Il batterio Erwinia amylovora, veicolato dagli insetti pronubi, infetta l’albero attraverso le gemme e i fiori.
In Italia dal 1994 e oggi diffuso in tutto il Paese, colpisce le Rosacee coltivate e ornamentali: pero, melo, amelanchier, cotoneaster, cotogno e cotogno giapponese, biancospino e Crataegus, nespolo e nespolo giapponese, agazzino, fotinia e sorbi.
In Emilia Romagna ha falcidiato i pereti da reddito, ed è soggetto alla lotta obbligatoria attraverso il D.M. 10/9/1999, GU n. 243 del 15/10/1999: le piante colpite vanno estirpate, non esistendo altri mezzi di difesa. Nelle zone più soggette sussistono ulteriori obblighi: il divieto di mettere a dimora nuovi esemplari di specie interessate, la piantagione di materiale certificato sano, la presenza di sufficiente spazio vitale fra un arbusto e l’altro, la riduzione delle concimazioni azotate, l’assenza di irrigazioni soprachioma.
Che danno provoca
All’improvviso, uno o più rami si seccano incurvandosi all’apice, le foglie arrossiscono intensamente, poi diventano color bruno scuro rimanendo attaccate ai rami non seccando.
I germogli, fiori o frutti, avvizziti, restano sulla pianta anneriti. La corteccia dei rami e del tronco presenta lesioni con arrossamenti e fuoriuscita di un essudato; nell’arco di poche settimane la pianta muore.
Dato che la malattia si diffonde attraverso il materiale di propagazione infetto, è fondamentale impiegare materiale sano; inoltre favoriscono il contagio, gli agenti atmosferici e gli insetti spostando l’essudato batterico.
La malattia si sviluppa rapidamente in condizioni di alte temperature e umidità.
Come combattere il colpo di fuoco batterico
1) Ispezioni ogni settimana per individuare i sintomi;
2) irrorare con sali di rame le piante dopo potature, in fioritura, piogge, grandinate;
3) espianto degli esemplari malati come previsto dalla lotta obbligatoria, (D.M. 10/9/1999, GU n. 243 del 15/10/1999);
4) riduzione delle concimazioni azotate;
5) evitare le irrigazioni soprachioma.
6) dalla primavera, nelle aree a rischio, ispezionate periodicamente alberi e cespugli di Rosacee, e al primo sospetto asportate e bruciate le parti colpite e disinfettate con rame, che va irrorato anche in inverno e a sfioritura avvenuta sui fruttiferi.