Allegra, solare, simbolo del mare e dell’estate, la gerbera (Gerbera jamesonii) è un'Asteracea che può essere una buona compagnia su balconi e terrazzi, senza necessità di particolari cure.
Chiamata anche “margherita del Transvaal” dal luogo d’origine, in realtà rende meglio in piena terra, ma può essere allevata per parecchi anni anche in vaso purché sufficientemente grande. Quando dovesse smettere di fiorire nonostante il rinvaso e le concimazioni regolari, è segno che va piantata in un giardino.
Com’è fatta la gerbera
Erbacea perenne, in genere coltivata come annuale, la gerbera è priva di fusto ma con steli fiorali alti fino a 30 cm.
La gerbera ha una rosetta di foglie basali lanceolate, dentate, grandi, ruvide, di colore verde.
I fiori sono a forma di margherita, semplici, grandi, di colore arancione, ma anche bianco, giallo, rosa, rosso, marrone, anche doppi, nelle varietà, ininterrottamente da maggio a ottobre.
Dove e come si coltiva la gerbera
- Provenendo come i gerani dal Sud Africa, ha grossomodo le stesse esigenze ambientali: vive bene in tutta Italia, ma nelle zone più fredde va protetta in inverno spostando il vaso in serra fredda (può perdere il fogliame ma lo rimette in marzo) o, ancora meglio, in un locale interno non riscaldato.
- Preferisce un’esposizione in pieno o mezzo sole, a mezz’ombra fiorisce meno. La temperatura ideale è compresa fra 18 e 28 °C, ma tollera fino a –5 e +45 °C. Sopporta i venti salmastri.
- Il vaso deve essere in plastica, di diametro min 20 cm per una pianta larga 15 cm, ma si può coltivare anche in cassette da balcone (max 2 esemplari per lunghezza 30 cm); rinvasatela ogni anno in 1-2 misure in più finché la pianta fiorisce.
- La terra deve essere fertile e leggera, per es. metà terra da giardino e metà terra universale. Teme i ristagni idrici: il drenaggio deve essere ottimo.
- Annaffiatela in abbondanza, con buona frequenza e regolarità da maggio a settembre prima che il terriccio si asciughi; rallentate nei mesi di passaggio; sospendete o quasi le irrigazioni in inverno.
- Concimatela da aprile a settembre ogni 15 giorni con un prodotto liquido per piante da fiore nell'acqua d'irrigazione.
- Per prolungare la fioritura, i fiori appassiti vanno eliminati, così come le foglie secche, recidendo entrambi il più in basso possibile. Per moltiplicarla dividete il cespo in aprile.
- Nelle primavere calde e asciutte possono comparire gli afidi sui germogli, soprattutto se la pianta non viene bagnata a sufficienza.
- I fiori si possono utilizzare come recisi, se il gambo è abbastanza lungo.