Le Opuntia sono Cactacee di taglia variabile da pochi centimetri d'altezza a dimensioni medio-grandi (max 2 m d’altezza e 1 m di diametro nel fico d'India), con fusti appiattiti e ovali (“pale”, in gergo tecnico “cladodi”) coperti di spine corte e sottili.
Qui vi vogliamo parlare del fico d'India non coltivato, ossia di Opuntia robusta (mentre il vero fico d'India è Opuntia ficus-indica), una pianta che viene coltivata soprattutto nel Nord Italia perché resiste meglio alle basse temperature rispetto al fratello da frutto. Ovviamente, non essendo da frutto, non produce i grandi frutti che siamo abituati a mangiare...
Produce invece fiori grandi, gialli o rossi, da maggio ad agosto, proprio come il "fratello da frutto", che si trasformano in piccoli frutti tondeggianti, spinosi, commestibili se si ha la voglia di spellarli per ricavare pochi grammi di polpa.
Si differenzia dal classico fico d’India da frutto anche per le dimensioni inferiori che lo rendono meno ingombrante e per le spine meno “cruente”.
Per ridurre le dimensioni della pianta, negli esemplari grandi, basta staccare le pale con le mani, munendosi di un paio di guanti robusti: le pale non vanno mai tagliate o spezzate, perché potrebbero instaurarsi malattie fungine.
Si può utilizzare come frangivento, creando una siepe di esemplari in giardino o in terrazzo (se è sufficientemente ampio da evitare di passarci vicino!).
Dove e come si coltiva l'Opuntia
Si coltiva in piena terra solo nelle aree costiere e collinari del Sud Italia e lungo tutta la costa tirrenica. In vaso in tutte le altre zone italiane, spostandolo in esterni da maggio a settembre.
Va allevata in vaso profondo, di diametro poco inferiore a quello dei fusti, appesantendo la base con sassi per evitare che si rovesci.
Vuole un terriccio per piante grasse, arricchito da una manciata di buona terra fertile e con drenaggio perfetto (ponete uno strato di ghiaia o argilla espansa sul fondo del vaso o della buca).
Va posizionato al sole; a mezz’ombra difficilmente fiorisce.
Si annaffia con una certa abbondanza in primavera-estate, appena il terriccio si è asciugato.
Si concima da aprile a settembre, ogni 15 giorni, con un prodotto specifico per piante grasse nell’acqua d’irrigazione.
Teme temperature inferiori a 5 °C: in inverno va ricoverato in luogo fresco, con temperatura massima di 15 °C; si annaffia poco una volta al mese.
Ha come nemici le cocciniglie cotonose, fiocchetti bianchi localizzati alla base o attorno alle areole di spine; si combattono, meglio se fin dall’inizio dell’attacco, con i prodotti appositi.