Il colesterolo è uno dei nemici più subdoli della nostra salute. Quando le analisi di laboratorio evidenziano un eccesso di colesterolo cattivo (LDL) e una bassa quantità di colesterolo buono (HDL), bisogna subito correre ai ripari. Il fatto è che il colesterolo, oltre a essere prodotto naturalmente dal nostro organismo, viene introdotto attraverso gli alimenti, soprattutto quelli di origine animale. Per questo motivo, il medico curante, visti i risultati degli esami, tenderà a suggerire un regime dietetico calibrato. Ma più che cambiare dieta da un giorno all’altro, è utile imparare a mangiare correttamente, magari diminuendo i dolci ricchi di grassi saturi (il burro, per esempio), e aumentare l’uso del pesce (le cui carni , sebbene grasse in alcuni casi, non contengono, o quasi, colesterolo).
Ma per curare l’ipercolesterolemia si può chiedere aiuto alle piante. Una, in particolare, il crisantemo americano. Infatti, studi approfonditi hanno dimostrato che l’uso di preparati che contengono questa pianta, da una parte favoriscono l’eliminazione del colesterolo cattivo (e anche dei trigliceridi) attraverso la secrezione della bile e, dall’altra, ne inibiscono la sintesi a livello del fegato.
Com'è fatto il crisantemo americano
Il crisantemo americano (Chrysanthellum indicum, sin. Chrysanthellum americanum), detto anche crisantello o camomilla d’oro (italiano), Herbe aux fleurs d’or e Camomille d’or (francese), appartiene alla famiglia delle Asteracee (Composite) ed è una piccola pianta erbacea annuale di circa 15 cm di altezza, eretta o strisciante.
Le foglie non sono molto numerose e sono disposte alterne lungo il breve stelo. I fiori, gialli o lievemente aranciati, sono dei capolini raggruppati, dotati di peduncoli fiorali abbastanza lunghi in proporzione alla pianta.
È originaria dell’Africa centrale, ma è diffusa anche in Perù, in Bolivia e in America settentrionale, dove cresce spontanea.
Si utilizza in erboristeria la pianta intera, essiccata e ridotta in taglio tisana.
La tisana “bruciagrassi”
È così che l’ha battezzata la dottoressa Clementina Cagnola, farmacista ed erborista di Milano, che ha formulato questa miscela in cui, oltre al crisantemo americano, compaiono altre piante dall’azione sinergica.
La miscela, da farsi preparare in erboristeria, è composta da: 40 g di pianta di crisantemo americano t.t., 25 g di foglie di combretto t.t., 20 g di radici secondarie di artiglio del diavolo t.t., 10 g di scorze di arancio amaro a cubetti, 5 g di radice di zenzero t.t.
Per preparare l’infuso, si versa una tazza di acqua bollente in una teiera sul fondo della quale è stato messo un cucchiaio di miscela. Si lascia in infusione per 15 minuti e poi si filtra il liquido in tazza.
Si bevono 2 tazze al giorno, una al mattino e una alla sera. Perché abbia efficacia, la cura deve durare almeno 3 settimane.
La tisana contro la pressione alta
Non è raro che a un alto tasso di colesterolo corrisponda anche un lieve aumento della pressione arteriosa. In questi casi è consigliabile una miscela nella cui formulazione entrano anche l’olivo (che ha un’azione ipotensiva), l’arancio amaro e lo zenzero (che favoriscono la digestione)
La miscela è composta da: 40 g di pianta intera di crisantemo americano, 30 g di foglie di ulivo, 20 g di scorza di arancio amaro, 10 g di radice di zenzero.
Per fare l’infuso, dal profumo e dal sapore aromatici, si mette sul fondo di una teiera un cucchiaio di miscela e si versa sopra una tazza di acqua bollente. Si filtra dopo un quarto d’ora.
La cura, che deve protrarsi per almeno 3 settimane, prevede 2 tazze di infuso al giorno, al mattino e alla sera, da preparare al momento.