Le fioriture blu acquistano un’enfasi particolare in primavera, sia perché la limpidezza della luce le evidenzia, ma soprattutto perché il pallore del nuovo fogliame contiene abbastanza giallo per bilanciarle cromaticamente. Scopriamone insieme le caratteristiche e come giocarci nelle due stagioni più belle.
Il blu possiede una forte capacità di trasmettere messaggi e sensazioni al nostro inconscio. Le sfumature più profonde inducono atmosfere meditative e tranquille. Il blu mantiene sempre il suo carattere e rimane freddo sia diluito dal bianco e trasformato in azzurro, sia riscaldato da una percentuale di rosso nei toni di violetto.
Al crepuscolo alcune tonalità di azzurro rimangono visibili, come il bianco, più a lungo di altri fiori, perché l’occhio è più sensibile alle sfumature di blu in condizioni di minore luminosità e anche perché la luce dopo il tramonto possiede una sfumatura azzurrognola che viene riflessa dagli oggetti blu.
Questa caratteristica si può sfruttare concentrando per esempio le fioriture bianche e azzurre intorno a un’area utilizzata nelle serate estive. L’azzurro è presente anche nel fogliame, diluito in tonalità glauche molto efficaci in giardino.
Interpretare il blu in primavera
Il blu primaverile appare vivido e fresco, anche in situazioni leggermente ombreggiate, caratteristica da sfruttare in giardino per creare con facilità effetti temporanei di grande suggestione. In un boschetto, per esempio, il gioco filtrato della luce tra le foglie nascenti trasforma una distesa di scille (una bulbosa affine al giacinto) in uno specchio d'acqua scintillante che pare riflettere l'azzurro del cielo. L'uso di questa specie è però da riservare a spazi ampi, dove possa naturalizzarsi riproducendosi liberamente.
Nei piccoli giardini, si possono impiegare Anemone blanda, Chionodoxa e Muscari, anche associate ai fiori precoci di perenni primaverili spontanee come Pulmonaria saccharata e Vinca minor o specie coltivate (primule ibride, violette o viole del pensiero annuali in tonalità blu e azzurre), oltre a biennali da seme come Myosotis sylvatica (non-ti-scordar-di-me).
Il blu d’estate
Con il progredire della stagione, l'esplorazione cromatica si avvale di alcuni cespugli e una buona gamma di erbacee e annuali. Le alberature rustiche non comprendono fioriture blu, ma in regioni non troppo fredde in inverno si può provare Ceanothus arboreus 'Trewithen Blue', il 'lillà della California', che forma un alberello di 4-5 m di altezza, carico da aprile a giugno di fiorellini azzurro intenso. Il genere Ceanothus comprende molte varietà di densi cespugli sempreverdi a fioritura tardo primaverile in sfumature di blu e azzurro. Non tollerano situazioni molto esposte o fredde, si adattano a vari terreni ma preferiscono quelli non calcarei. Sono un'ottima scelta per le prolungate fioriture in splendidi toni di azzurro durante l'estate. Di facile coltivazione se abbondantemente irrigate, il colore si trasforma però invariabilmente in rosa, più o meno carico, nei terreni calcarei, nonostante l'uso ripetuto di colorante specifico, che è invece più utile per rafforzare l'intensità di fioriture azzurro pallido tipiche dei terreni neutri.
Ceratostigma wilmottianum invece è meno esigente e a fine estate-autunno produce al sole fiorellini radi ma di un azzurro intenso, accentuati dalla colorazione rossastra e brunita degli steli. Raggiunge circa 80 x 60 cm, ma si pota regolarmente in primavera, trattamento necessario per mantenere una forma compatta anche nel caso di altri piccoli arbusti (Perowskia e lavanda) nei quali questa pratica stimola inoltre la produzione delle ariose infiorescenza a spiga.