L'ansia è un disturbo molto diffuso che colpisce uomini, donne e anche bambini, un misto di sensazioni che va dalla paura all’angoscia, ma che non bisogna confondere con la depressione. A lungo andare, genera veri e propri disturbi fisici. Qualche esempio classico? Insonnia, contratture muscolari, mal di stomaco. Di certo lo stress è una delle cause principali degli stati ansiosi e poterlo ridurre, concedendosi momenti di relax, già aiuterebbe a migliorare la situazione.
Più che curare i singoli malesseri, si può chiedere aiuto alla passiflora che contiene diverse sostanze (passiflorina, flavonoidi, eterosidi vari e fitosteroli) capaci di calmare gli stati ansiosi e l’eccitazione nervosa, favorire il sonno, attenuare gli spasmi dello stomaco e le contratture muscolari.
Della passiflora si usano le sommità, vale a dire foglie, piccioli e fusti, giovani e teneri, che crescono all’apice della pianta. Anche se si tratta di un rampicante ornamentale, facile da coltivare in giardino, nel caso fosse necessario ricorrere alla passiflora, meglio acquistarla in erboristeria. È già essiccata, ridotta in taglio tisana, pronta all’uso.
Tisana alla passiflora contro l’insonnia
La passiflora ha un’efficacia particolare nei casi di insonnia da eccitazione nervosa, cioè tutte le volte che l’ostacolo al sonno è dovuto a un eccessivo lavoro intellettuale. Un’azione davvero completa si ottiene abbinando alla passiflora altre piante, come il luppolo che aiuta a conciliare il sonno e il rosolaccio (il fiore del papavero rosso) che possiede una blanda azione sedativa.
La miscela, da farsi preparare in erboristeria, è composta da: 40 g di sommità di passiflora, 40 g di petali di rosolaccio, 20 g di infiorescenze di luppolo. Passiflora e luppolo vanno impiegati nella forma taglio tisana, mentre del rosolaccio si usano i petali interi, essiccati.
La tisana, dal profumo aromatico grazie al luppolo e di colore rosa per il rosolaccio, si prepara sotto forma di infuso, secondo il metodo classico. Si versa una tazza di acqua bollente su un cucchiaio di miscela di piante già posto sul fondo di una teiera, si aspetta un quarto d’ora e poi si filtra in tazza.
Come regola generale, si beve una tazza alla sera, poco prima di andare a letto. Ma se l’eccitazione e l’ansia sono notevoli, si può preparare una dose doppia di tisana e prendere una tazza verso le cinque del pomeriggio e un’altra tazza prima di andare a dormire.
Se si teme di svegliarsi a metà notte, si beve una tazza di infuso alla sera e si tiene una seconda, in un piccolo thermos, a portata di mano sul comodino, da prendere in caso di necessità.
Tisana alla passiflora contro il mal di stomaco
Della passiflora sono ben note le proprietà rilassanti della muscolatura liscia, quella che agisce sullo stomaco e che, in caso di ansia e nervosismo, provoca spasmi e contratture. La miscela per preparare la tisana è composta dalla passiflora in associazione con altre piante dall’azione calmante generale, come iperico, arancio amaro, melissa d’oro (Monarda didima) e finocchio
La miscela, da farsi preparare in erboristeria, è composta da: 30 g di sommità di passiflora, 20 g di sommità di iperico, 20 g di fiori di arancio amaro, 15 g di foglie di melissa d’oro, 15 g di frutti di finocchio.
Per fare l’infuso si mette sul fondo di una teiera un cucchiaio di miscela e si versa sopra una tazza di acqua bollente. Si filtra dopo un quarto d’ora.
La tisana va sorseggiata ancora tiepida tutte le volte che si sente la necessità di calmare un improvviso mal di stomaco da ansia. Ottima la soluzione di bere l’infuso dopo i pasti principali per favorire la digestione senza nausea e crampi.
Vino medicinale per stimolare l’appetito
Tra le conseguenze dell’ansia c’è anche l’inappetenza. In questo caso, può essere utile un vino medicinale dalle proprietà aperitive. In erboristeria si acquistano 20 g di sommità di passiflora, 10 g di corteccia di china rossa e un frutto di vaniglia intero. Serve anche un litro di vino passito di Pantelleria.
Per fare il vino medicinale si mettono le piante sul fondo di un vaso di vetro da un litro e poi si versa il vino. Si chiude con il tappo ermetico e si capovolge il vaso una decina di volte. Si lascia riposare una settimana, avendo cura, una volta al giorno, di capovolgere il vaso per favorire il passaggio dei principi attivi dalle piante al vino. Dopo di che si filtra in una bottiglia con tappo a tenuta perfetta.
Il vino si prende poco prima dei pasti principali: un bicchierino, puro, oppure sotto forma di bibita, diluito con mezzo bicchiere d'acqua.
(tratto da “Combatti l’ansia con la passiflora”, di Adele Zucchi, Giardinaggio n.3, 2007)