Premessa: Myplant & Garden è il più importante salone del florovivaismo e della filiera del verde professionale italiano, aperto solo ai professionisti del verde, che si tiene ogni anno a febbraio a Rho-FieraMilano. Presenta, in fatto di piante, ciò che troverete nei garden center e nei mercatini di piante o rionali nei prossimi mesi fino alla fine dell’anno. Gli espositori, dunque, si rivolgono ai gardenisti e ai grossisti che poi rivendono ai venditori al dettaglio, come centri di giardinaggio, fiorai, ambulanti ecc. Questo significa che le piante proposte sono molto mass market, cioè disponibili in grandi numeri – proprio perché devono essere acquistate in grandi numeri dai dettaglianti – e dunque necessariamente non possono essere rarità. Ma possono essere specie o varietà nuove per il mercato italiano, magari perché appena selezionate da ibridatori esteri e, proprio al Myplant, fanno il loro primo ingresso in Italia. Questa la prima valenza del salone milanese.
La seconda, molto interessante per noi giornalisti di settore, sta nel decretare quali piante si troveranno facilmente in vendita durante l’anno, e cosa invece è uscito dalla produzione e per qualche anno sarà molto difficile averlo come in passato.
Quali piante troverete nei garden center dopo Myplant 2025?
Delle piante novità e di moda-fuori moda abbiamo già parlato in questo articolo.
Aggiungiamo solo che sono decisamente out le piante d’appartamento fiorite: dalla saintpaulia alla clivia, dallo spatifillo all’anturio passando in una certa misura per le orchidee, e fino alla classica Kalanchoe blossfeldiana, questa tipologia di piante è quasi inesistente. Oggi, infatti, l’Urban Jungle si basa sul fogliame, che deve essere magnificente, ricco, lussureggiante, gigantesco o più contenuto, ma sempre e solo variegato. La tinta unita fra le mura domestiche non funziona, mentre è ben accetto ogni tipo di variegatura, chiazzatura, colorazione insolita “altro da verde”. Per questo motivo è poco gettonato lo storico Ficus benjamin – in fiera presente solo nelle varietà variegate –, mentre resistono gli altri Ficus (lyrata, binnendijkii, elastica ecc.).
Da segnalare anche che, forse non quest’anno ma nei prossimi anni senz’altro, troverete poche viole del pensiero o tricolor e Bellis o pratoline, mentre le primule resistono e, anzi, si diversificano attraverso fiori a rosellina stradoppi oppure portati da alti steli (Primula elatior). Altre grandi assenti, dopo un ventennio di furore, le campanule, ormai rimaste appannaggio – in piccoli numeri – delle grandi case floricole del Nord Europa: difficile trovarle anche nei garden center d’ora in poi.
Difesa delle piante, quali prodotti usare?
La difesa delle piante ormai da anni si avvale obbligatoriamente – per legge – di sostanze di base, dall’ortica al bicarbonato. Ricordo a tutti voi che questi nuovi prodotti funzionano benissimo se usati fin dalla prevenzione (ossia su pianta sana), e un po’ meno bene sulle piante già ammalate.
La vera novità, che troverete da subito nei garden center, sono i prodotti “borderline” che mescolano il potere deterrente a quello concimante o ammendante. Il principio ispiratore è dato dal fatto che le piante sane si difendono meglio dai parassiti: se sono ben concimate, basta aggiungere qualche sostanza sgradevole per i parassiti per ridurre gli attacchi. Quindi troverete terricci e concimi addizionati di sostanze naturali – dalle micorrize alla zeolite e alla caffeina – per difendere le vostre piante fin dal momento della piantagione. Fidatevi: si tratta di prodotti validi e molto utili, a meno che non vogliate affidarvi ai pochi fitofarmaci chimici ancora esistenti sul mercato…
Al Myplant 2025 terricci ad alta tecnologia
Fino a qualche anno fa tutti i terricci in commercio erano a base di torba. Poi si è appurato che, pur essendo la torba una risorsa rinnovabile, il suo reintegro avviene in centinaia di anni, dunque è diventata “risorsa non rinnovabile”. Da allora la R&S ha studiato soluzioni alternative, che hanno portato alla proliferazione, nel Myplant 2025, di numerosi substrati peat free, ossia “senza torba”: fibre di legno o di cocco o di altri vegetali vanno a restituire la struttura e l’igroscopia necessaria alle radici, un tempo assicurata dalla torba. Senza dimenticare l’aggiunta di concimi naturaliche, nell’insieme, forniscono un booster supplementare alle vostre piante. Chi ha adottato uno stile di vita ecosostenibile troverà questi nuovi substrati, ben segnalati in etichetta come torba free, in tutti i garden center, ma non nei supermercati (dove – lo ricordo – i terricci costano poco perché valgono poco).
Ma troverete facilmente anche i substrati “a riserva d’acqua”: contengono sostanze igroscopiche che assorbono grandi quantitativi d’acqua per rilasciarli gradualmente su richiesta delle radici. L’effetto, essendo determinato da sostanze naturali, dura 4-5 mesi, giusto il tempo da aprile-maggio a settembre-ottobre, per coprire il periodo peggiore riguardo alla siccità. Con questi terricci igrofili si può annaffiare anche solo ogni 7-15 giorni: perfetti per i distratti e i superimpegnati (o vacanzieri).
Accanto ai concimi, i biostimolanti
Se nel panorama dei concimi l’assortimento dei prodotti specifici è rimasto sostanzialmente inalterato, la vera novità che troverete nel vostro centro di giardinaggio sono i biostimolanti.
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Che cosa sono i biostimolanti? Non sono concimi, nel senso che non contengono le sostanze minerali necessarie alla vita delle piante. Sono invece prodotti ricchi di sostanze organiche che favoriscono il lavoro delle radici, il loro assorbimento e la loro estensione, aumentando la quantità di minerali assorbita. Come si usano i biostimolanti? Non da soli: se annaffiate le vostre piante solo con il biostimolante, otterrete poco effetto. Il modo corretto consiste nel concimare regolarmente e, una volta al mese o ogni 2 mesi, aggiungere il biostimolante (in un’annaffiatura differente rispetto a quella con il concime liquido).
Al Myplant 2025 ne abbiamo visti a base di alghe, acidi umici, acidi fulvici, micorrize, amminoacidi ecc., anche vegan, e tutti efficaci nel conferire “una marcia in più” alle piante. Li troverete facilmente in tutti i garden center e online.
Vasi riciclati e riciclabili al Myplant 2025
I vasi in plastica sono quanto di più inquinante possa esistere. Per questo tutte le aziende di vaseria al Myplant 2025 hanno portato almeno una linea, se non l’intera gamma prodotta, in plastica riciclata e riciclabile a fine vita. Alcune hanno elaborato perfino una linea di vasi da vivaio ecologici (ricordo che questi vasi si possono gettare nel cassonetto della plastica). E sono anche vasi belli, nei colori della terra o viceversa allegri e squillanti, e naturalmente robusti, per resistere parecchi anni alle intemperie e agli urti prima di avviarsi a una fine vita di riciclo nella plastica (attenzione: non vanno conferiti nel cassonetto della plastica, bensì al Centro Raccolta Materiali).
Allora sceglieteli nel vostro Centro di Giardinaggio: date una mano anche voi alla sostenibilità ambientale, al Pianeta che è casa nostra. E poi teneteli per parecchi anni, in modo da non gravare sulla produzione di rifiuti a livello mondiale.
Macchine a batteria a lunga durata
Premesso che al Myplant 2025 le aziende di macchine da giardino hanno presentato prevalentemente apparecchiature professionali, per gli operatori del verde (giardinieri), la novità è stata la batteria ad alimentare ormai con sicurezza anche i macchinari professionali. Da un lato le batterie hanno raggiunto durate di carica anche di 8 ore consecutive, dall’altro ci sono le stazioni di ricarica anche mobili, anche rapida, da mettere sul furgone per ottenere in 20 minuti una nuova carica sino a fine giornata.
Perché vi racconto questo? Perché, se anche i professionisti si avvalgono ormai degli attrezzi a batteria, a tanto maggior ragione potete fidarvi voi ad acquistarli. Con un tosaerba, un rider, un decespugliatore, una tosasiepi ecc. a batteria abbattete l’inquinamento gassoso e acustico, la manutenzione si riduce alle lame/filo, il peso si dimezza, e ora avete anche la certezza di portare a termine il lavoro nei tempi normali. Senza dimenticare che quasi tutte le aziende hanno studiato batterie intercambiabili fra i diversi apparecchi, e qualcuna anche un cross-linking fra marchi diversi.
Altre cose carine viste al Myplant 2025
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Le vasche per coltivare ortaggi o fiori senza fatica. Chi ha problemi di schiena o di gambe apprezza senz’altro le vasche rialzate, davanti alle quali mettersi seduti per seminare, diradare, annaffiare, concimare, legare, raccogliere ecc. Molte aziende le propongono: in legno, con o senza ruote per spostarle, più piccole o più grandi, sono una soluzione che rende il giardinaggio e l’orticoltura accessibili a tutti. L’investimento è a lunga durata: se il legno viene ben trattato (manutenuto ogni fine inverno), possono accompagnarvi anche per 20 anni.
Una linea completa per prendersi cura delle piante di bosso, spesso facenti parte di siepi storiche. Buxus sempervirens negli ultimi decenni è stato vittima di un insetto (piralide del bosso, Cydalima perspectalis) e di un fungo (disseccamento fogliare del bosso, Cylindrocladium buxicola) che lo hanno decimato. C’è chi ha pensato a rimetterlo in sesto, attraverso un paio di fertilizzanti appositamente studiati per il genere Buxus, e a difenderlo mediante un larvicida biologico innocuo per tutte le altre specie animali e l’ambiente, e una trappola per la piralide del bosso. Se avete bossi in giardino, tenete presente questa soluzione.
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Una linea di sementi da orto basata su varietà in catalogo a inizio Novecento. Una grande azienda sementiera ha recuperato i propri cataloghi del secolo scorso e le relative sementi orticole, riproponendole in una linea Vintage che garantisce robustezza delle piante e ottimi raccolti. Per amanti delle certezze d’antan.
Un tubo da irrigazione che rispetta l’armocromia della natura. I tubi da giardino – si sa – “sparano” nel bel mezzo del prato anche se sono di colore verde. Perché? Perché sono di un verde (o arancione, o marrone, o nero) uniforme, innaturale anche sull’erba. Allora scegliete un tubo armocromico, i cui colori sono sfumati come quelli dell’erba o della terra in maniera da mimetizzarsi sullo sfondo. E questo tubo non è solo bello, ma anche durevole nel tempo, assorbe meno calore e dispone di tutti gli accessori (ali gocciolanti, raccordi, filtri ecc.) per creare un vero e proprio impianto d’irrigazione.
Cercate queste soluzioni intelligenti nel vostro Centro di Giardinaggio oppure online: da Myplant 2025 in poi le troverete ovunque!