L'ermellino (Mustela erminea) è un piccolo mammifero appartenente alla famiglia dei Mustelidi, diffuso in Europa, Asia e Nord America. E' caratterizzato da un corpo lungo e snello, con gli esemplari maschi che sono più grandi delle femmine: le dimensioni variano dai 22 ai 32 cm più la coda che ha una lunghezza che va dagli 8 ai 12 cm; le zampe sono corte.
La caratteristica principale del mantello dell'ermellino è quella di cambiare il colore a seconda della stagione: in estate il mantello è bruno rossastro nella parte superiore del corpo e bianco nella parte inferiore, con sfumature giallastre e nere, la punta della coda è nera, mentre in inverno la pelliccia diventa totalmente bianca, tranne la punta della coda che rimane nera.
Purtroppo questo piccolo mammifero è stato portato quasi sull'orlo dell'estinzione per il suo mantello che nella storia è stato una delle pellicce più ambite tra i nobili: veniva prediletta in bianco e l'animaletto è stato per questo pesantemente cacciato.
L'ermellino è un animale prettamente carnivoro, si nutre di piccoli animali selvatici come lepri, roditori quali scoiattoli e topi, uccelli, rettili e animali invertebrati.
Purezza, castità e resurrezione
Il piccolo animale storico dal candido manto è simbolo di purezza e castità: c'è un detto popolare legato a questo splendido animale secondo il quale l'ermellino preferisce morire che macchiare il suo splendido manto bianco.
Nei dipinti antichi veniva rappresentato in segno di castità della dama che lo teneva in grembo; rappresenta anche l'amore per tutto ciò che è nuovo e deve essere scoperto, raffigura le nuove esperienze percorse con attenzione e cognizione.
Per la sua caratteristica di cambiare il colore del mantello d'inverno, l'ermellino viene associato alla resurrezione. Tale spiegazione viene citata anche nella Prima Lettera ai Corinzi: "Non tutti, certo, moriremo, ma saremo trasformati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba: suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati".
Nella tipologia iconografica dei cinque sensi l'ermellino, rinomato per il soffice manto viene attribuito al tatto. La sua pelliccia calda e soffice era molto rara e costosa e veniva indossata da personalità d'alto lignaggio, re e imperatori compresi, immortalati dagli artisti in sontuosi ritratti con indosso mantelli bordati o foderati d'ermellino.
L'ermellino e l'arte di osservare senza giudicare
Simbolo di purezza, percezione, curiosità e regalità, l'ermellino insegna dunque la prudenza nel muoversi in territori inesplorati, così da essere eventualmente pronti a gestire potenziali situazioni complicate. L'ermellino è un animale molto furbo, osserva il mondo e ciò che lo circonda rimanendo in disparte, protetto e al sicuro: questo comportamento insegna l'arte di osservare senza giudicare, perché mantenendo un atteggiamento distaccato si riesce a ottenere una visione più ampia che favorisce nuovi punti di vista. L'ermellino viene anche associato alla riservatezza: l'isolarsi e il tenersi in disparte agevola una condizione di silenzio, utile per nuove riflessioni e per ideare nuovi progetti.
Gli ermellini sono presenti in numerosi quadri di epoca rinascimentale, tra tutti uno li celebra e li ha resi famosi in tutto il mondo, il dipinto di Leonardo da Vinci La dama con l'ermellino, che raffigura una giovane donna con lo sguardo apparentemente distratto e trasognante. L'ermellino, in maniera speculare, riflette lo sguardo della ragazza, rimarcando in questo modo il concetto di purezza.