spazzaneve
Lo spazzaneve serve per nevicate di oltre 5 cm.
La bianca coltre è bella da vedere, ma in alcuni casi va rimossa prontamente con lo spazzaneve per evitare danni alle piante e ai manufatti

Se c’è una macchina “stagionale”, quella è lo spazzaneve, legata sia all’andamento dell’ultimo inverno, sia alle nevicate già in novembre. Va anche detto che ultimamente nevica più spesso in Meridione, dove nessuno pensava a comperare uno spazzaneve ma negli ultimi anni soprattutto nell’interno collinare e montuoso ha cambiato idea. Rimane invece più soleggiato nel Settentrione, dove fino a un decennio fa molti acquistavano questo tipo di macchina così specifica, mentre ora sono più titubanti. L’acquisto di questo prodotto è ovviamente legato all’evenienza di neve: basta che, come avvenne nel 2017, nevichi anticipatamente all’inizio di novembre, per farci fare un pensiero su questo tipo di macchina.

Intanto, vale comunque la pena di “ricordarci” quando serve uno spazzaneve, e quali caratteristiche portano i vari modelli sul mercato, giusto per essere in grado di scegliere nel caso in cui nevicasse…

A scoppio o a batteria

Laddove si cammina abitualmente o si passa con l’automobile (es. sentieri e vialetti d’accesso) è indispensabile rimuovere tempestivamente e accuratamente la neve.

Per superfici medio-grandi (es. cortile per parcheggiare più di una macchina, viale d’accesso carrabile o rampa del garage, vialetto pedonale più lungo di 15 m ecc.) è decisamente meglio (della classica pala a mano) acquistare un piccolo spazzaneve da giardino. Questa è infatti un’agile macchina a motore a scoppio che spezza anche manti già alti (50-60 cm) e ne aspira i fiocchi convogliandoli di lato mediante una turbina. Esistono anche modelli a batteria ricaricabile, che però agiscono su coltri più basse (circa 15 cm) e quindi vanno passati più spesso durante la nevicata.

I modelli a scoppio possono avere avviamento elettrico o a strappo: il primo è indubbiamente più comodo e adatto a chi è meno giovane (sebbene sia più facile che venga adoperata da persone giovani). I modelli a batteria bypassano il problema, perché l’avviamento avviene con un semplice tasto, e ovviamente non ci sono fumi di scarico, inquinamento chimico, rumore con relativo inquinamento acustico, manutenzione regolare, acquisto di benzina ecc.

I dettagli da considerare

È bene che nello spazzaneve sia regolabile la velocità di avanzamento (anche in retromarcia), nonché l’orientamento della turbina d’espulsione (con leva sul camino oppure sul pannello di comando).

I modelli a spinta sono più facili da guidare, ma più faticosi da spingere: sono più adatti a persone robuste, forzute e giovani. Alcuni modelli sono dotati di impugnature riscaldate, consigliabili soprattutto se le superfici di lavoro sono molto ampie.

Il fronte di lavoro, proprio come per il tosaerba, è molto importante: quanto maggiore è, tanto la rimozione neve sarà veloce, riducendo i tempi di esposizione al gelo. Per contro tuttavia, quanto più largo è il fronte, tanto meno maneggevole sarà la macchina, soprattutto su percorsi sinuosi o addirittura tortuosi.

I modelli con fresa consentono risultati eccellenti sia in caso di neve ghiacciata che di neve estremamente umida, e tanto più la fresa è robusta, tanto più efficiente sarà la spalatura in ogni condizione.

Gli pneumatici è preferibile abbiano un battistrada largo e profondo, perché è più in grado di fare presa sulla neve e, quindi, di avanzare con facilità. Il discorso vale soprattutto per i modelli a spinta.

Se fra le nostre esigenze c’è anche quella di poter operare con il buio, per esempio nel tardo pomeriggio o la sera dopo cena, è necessario scegliere un modello con faro alogeno o a led, che consenta il lavoro senza la luce diurna.

Infine, la superficie da liberare è molto grande (superiore ai 5-700 mq), è decisamente consigliabile l’acquisto di un trattorino da giardino con presa di forza per agganciarvi una pala spazzaneve.

Oppure la pala da neve

Per le superfici pedonabili o carrabili piccole e medio-piccole c’è la sempiterna pala da neve. Al momento dell’acquisto, imbracciamola per capire se il peso e la maneggevolezza sono commisurati alle nostre forze: meglio una pala più piccola ma gestibile, che una enorme ma talmente pesante, con il carico di neve sopra, da diventare inutilizzabile. Va valutata anche l’ergonomia dell’impugnatura, ossia la capacità di ridurre al minimo lo stress alla schiena e rendere il lavoro più leggero.

Le pale in metallo sono pressoché indistruttibili (ma più pesanti), rispetto a quelle in plastica. Queste ultime lavorano bene e con poco rumore anche sulle superfici ruvide o sconnesse (ad esempio pietra naturale e pavimentazione), mentre le prime sono preferibili per pavimentazioni lisce (es. cemento e asfalto).

Manici in legno e in plastica si equivalgono per robustezza, ma i primi procurano più facilmente le vesciche.

Infine c’è il rompighiaccio che, grazie alla lama in acciaio, rimuove qualsiasi lastra di ghiaccio. È un attrezzo utile tutto l’anno perché è l’ideale anche contro lo sporco ostinato. Può avere larghezze di lavoro differenti, a cui corrisponde anche un peso diverso: un elemento da valutare al momento dell’acquisto.

SPAZZANEVE, forse potrebbe servire… - Ultima modifica: 2025-01-20T06:38:01+01:00 da Elena Tibiletti