Al massimo in maggio è tempo di rinnovare il balcone e il terrazzo con le piante annuali da fiore. d’altronde, come resistere alla ricchezza fiorita che vediamo nei garden center? È ovvio che queste splendide piantine non possano rimanere nei vasetti da vivaio, già adesso fin troppo piccoli, e comunque bruttissimi, da sostituire al più presto con i vasi scelti da noi o le cassette per composizioni piacevoli. Ma siamo sicuri di conoscere ed eseguire bene tutti i passi necessari?
I MATERIALI necessari
Come prima cosa, accertiamoci di avere tutto il necessario: oltre alle piante appena acquistate, i vasi e le cassette, l’argilla espansa per il drenaggio, il terriccio, gli eventuali tutori. Pensiamoci prima di andare al garden center: facciamo una lista mentale di ciò che abbiamo, e una lista fisica su carta o sul cellulare, di ciò che ci manca e dobbiamo comprare. E nel momento in cui prendiamo le piantine, valutiamo se abbiamo i materiali per il rinvaso.
RECUPERARE i vasi
Possiamo riutilizzare i vasi e le cassette di plastica dello scorso anno, a patto che siano in buono stato, cioè integri, ma prima dobbiamo lavarli accuratamente nella vasca da bagno o in una grande bacinella con acqua e 2% di candeggina per togliere ogni traccia di terra e di eventuali parassiti. Se i vasi sono di coccio, puliamoli con una soluzione di acqua e aceto 10%: in questo modo toglieremo anche lo strato biancastro dai vasi dovuto al deposito dei sali minerali e del calcare.
Se invece compriamo vasi di terracotta nuovi, prima di usarli mettiamoli a bagno in acqua per una notte, in modo che non assorbano acqua quando vi metteremo le piante.
Accertiamoci di avere un sottovaso per ogni contenitore che intendiamo utilizzare: per le annuali è un accessorio indispensabile, utile inoltre a evitare di fare la doccia ai vicini del piano di sotto.
Controlliamo infine lo stato delle fioriere o portavasi, quelli da agganciare alla ringhiera: se sono zincati, non hanno problemi, mentre quelli in ferro rivestito da tubolare di plastica verde potrebbero aver perso la plastica ed essere veramente brutti…
DRENAGGI e terricci
In tutti i contenitori è necessario porre sul fondo lo strato di drenaggio dell’acqua, per evitare che il terriccio rimanga fradicio in caso di un eccesso idrico. Due sono i materiali: la ghiaia grossolana e le palline di argilla espansa. La prima si utilizza in genere per gli arbusti in vaso oppure in piena terra, perché è inerte; la seconda invece è perfetta per piante erbacee da fiore in vaso e piante d’appartamento perché nei suoi micropori trattiene un po’ di umidità che, soprattutto in estate, è utile. Entrambi sono reperibili nei garden center.
Il terriccio deve sempre essere nuovo: non riutilizziamo MAI la terra delle piante morte, perché potrebbe contenere parassiti animali o fungini che si propagherebbero ai nuovi acquisti; smaltitela nel cassonetto dell’organico. Acquistiamo un buon terriccio universale o uno per piante da fiore o piante da balcone: per le annuali vanno bene tutti e tre i tipi. Calcoliamo di averne a sufficienza per tutti i rinvasi, ma senza troppa eccedenza: il terriccio nel sacco aperto non sta benissimo.
QUANDO rinvasare
Sembra un consiglio stupido, ma non lo è: quando ci accingiamo ai rinvasi, mettiamoci vicino alla postazione di lavoro tutto ciò che ci servirà. Oltre alle piante, i vasi e cassette, i sottovasi, il drenaggio, il terriccio, la paletta e il potatoio per levare foglie e fiori secchi. In più: stendiamo un vecchio telo di plastica sul tavolo di lavoro, per evitare di sporcare di terra e residui vegetali ovunque. Infine, facciamolo quando abbiamo tutto il tempo necessario a disposizione.
Evitiamo le ore più calde della giornata: il miglior momento per eseguire i rinvasi è nel tardo pomeriggio se il terrazzo è esposto a est o sud, oppure al mattino, se il balcone è rivolto a ovest; ovviamente negli spazi rivolti a nord l’orario è abbastanza indifferente. Le piante appena rinvasate, infatti, non devono ricevere sole diretto, ma anzi devono godere di un clima fresco e di substrato umido che faciliti l’attecchimento. Significa anche che i nuovi vasi devono rimanere in una zona in ombra per i primi 3 giorni prima di metterli nella loro posizione definitiva.
Le COMPOSIZIONI giuste
Possiamo abbinare nello stesso vaso le piante come desideriamo purché rispettiamo due parametri fondamentali: l’esposizione e le necessità di acqua. Non mettiamo nello stesso vaso due piante che richiedono un’esposizione diversa, né una pianta che ha bisogno di tanta acqua con una che invece ne vuole poca. Prevediamo sempre invece di coprire la superficie del terreno con la corteccia a pezzetti (pacciamatura): impedirà al terriccio di riscaldarsi e asciugarsi rapidamente e manterrà la pianta fresca più a lungo.
Non dimentichiamo il fattore sicurezza: se appendiamo i vasi all’esterno del balcone, assicuriamoci che siano ben stabili e che il vento o un urto involontario non possano farli cadere.
Il rinvaso delle ANNUALI
Prepariamo il vaso ponendo almeno 1 cm di argilla espansa sul fondo. Copriamola con uno straterello di terriccio. Svasiamo le piantine e appoggiamole sul terriccio per controllare che la superficie della zolla stia 2 cm sotto il bordo del vaso; se è più in basso, aggiungiamo terriccio sul fondo. Colmiamo gli spazi col substrato, pressiamolo leggermente e aggiungiamone ancora fino a 2 cm sotto il bordo. Annaffiamo in abbondanza con il sottovaso.
Se la pianta che dobbiamo trapiantare è vigorosa, vediamo le radici sporgere dai fori sotto il vaso. Estraiamo la piantina tagliando le radici fuoriuscite dal fondo e con un coltello affilato rifiliamo i bordi del pane di terra in modo da tagliare le radichette più esterne. Mettiamo la pianta nella cassetta e, tenendola ferma, assestiamola aggiungendo il terriccio negli spazi vuoti.