Lo scarabeo, con la sua livrea metallizzata, a partire dagli Egizi ha simboleggiato la resurrezione, la rinascita, la vittoria del sole sulle tenebre
Lo scarabeo è un bellissimo e antichissimo insetto, dal corpo tozzo protetto da un esoscheletro, con ali e lamelle. I suoi colori variano dal nero al marrone a una varietà infinta di colori accesi, brillanti caratterizzati da una lucentezza metallizzata e iridescente.
Migliaia di scarabei
Appartiene all'ordine dei Coleotteri – si stima che ci siano tra 5 e 30 milioni di specie di scarabei, anche se solo 350.000 sono state descritte e catalogate dagli scienziati –, che è suddiviso in 5 sottordini: Protocoleoptera, Adephaga, Archostemata, Myxophaga, Polyphaga, comprendenti specie diffuse in tutto il mondo tranne in Antartide e negli oceani, una parte delle quali si nutre di frutta, funghi, insetti o resti molli di carcasse.
Lo scarabeo stercorario, detto anche scarabeo sacro, si ciba di escrementi provenienti da ovini, bovini e altri animali erbivori: la sua caratteristica è quella di formare e trasportare delle palle perfettamente rotonde fatte di sterco.
Una caratteristica di questi coleotteri, che li distingue dagli altri insetti, è che camminano di notte in linea retta e si orientano tramite la luce emessa dalla Via lattea, lo scarabeo quindi è l'unico componente del regno animale che si sposta seguendo le stelle.
Scarabeo sacro d'Egitto
Lo scarabeo sacro è uno degli scarabei più famosi e rappresentati nella cultura. Per gli antichi Egizi questo scarabeo, che chiamavano kheperer, era un simbolo di Khepri, la manifestazione mattutina del dio sole Ra, da un'analogia tra il comportamento dello scarabeo di far rotolare una palla di sterco sul terreno e il compito di Khepri di far rotolare il sole attraverso il cielo: la specie era quindi ritenuta sacra.
Per gli Egiziani lo scarabeo sacro rappresentava anche il dio Atum, perché osservando il comportamento dello scarabeo notarono che dalla palla di sterco fuoriuscivano giovani coleotteri ed erroneamente si convinsero che il maschio di scarabeo era in grado di fecondare da solo la palla di sterco come il dio Atum che generò i propri figli da solo. Veniva anche venerato perché simboleggiava la resurrezione, emblema dell'inizio e della fine e dell'auto rigenerazione.
Lo scarabeo è quindi simbolo di rinascita, di vittoria della luce sulle tenebre, del potere generativo e della vita sulla morte, è quindi uno dei pochi simboli che, secondo gli Egizi, ha il potere di dare protezione sia durante la vita sia dopo la morte. Per questo motivo amuleti intagliati in materiali preziosi venivano indossati e inseriti all'interno delle bende dei cadaveri che venivano mummificati, ed era usanza incidere nella parte inferiore dell'amuleto scarabeo il testo del capitolo 30 B del libro dei Morti, la cosiddetta Formula dello scarabeo del cuore, che esortava il cuore a non testimoniare contro il defunto davanti al Tribunale di Osiride.
Tantissimi scarabei scolpiti incisi o dipinti li troviamo in tutta la scultura egizia: nella mummia di Tutankhamon è stato ritrovato uno scarabeo inciso nel frammento di una cometa. Il frammento stellare in vetro giallo, incastonato in uno dei gioielli della mummia, risulterebbe prodotto dall'esplosione di una cometa avvenuta 28 milioni di anni fa sull’Egitto ed è la prima testimonianza in assoluto dell’impatto di una cometa sull'atmosfera terrestre.
In tutto il mondo lo Scarabeo è ritenuto un portafortuna che protegge dal male e dalle forze oscure, portatore di ricchezza, rinascita e prosperità.