Il cane è l'animale sociale per antonomasia, ma cosa significa esattamente animale sociale? Significa non pensarsi mai al singolare ma sentirsi ed essere parte di un gruppo, quello famigliare, con il quale condividere ogni momento della propria vita. Ciò implica che il distacco e la solitudine, per un cane, non siano normali e debbano essere acquisiti gradualmente, man mano che cresce e si conquista una sufficiente autonomia.
Il cane vive in gruppo e pensa al plurale
Qualunque cane nasce con l'aspettativa di appartenere a un gruppo di conspecifici o misto, ovvero composto da esseri umani e/o altre specie. La coevoluzione cane-uomo ha fatto sì, nei secoli, che l'essere umano, dopo la mamma e i fratelli, diventasse per il cane un referente in grado di rivestire un ruolo centrale nella sua vita.
Il cane sin dai primi momenti della vita cerca partner con i quali condividere ogni momento della sua esistenza, pensandosi al plurale, ricercando quegli indizi che gli possano indicare il ruolo di ciascun membro del gruppo, pianificando le azioni in collaborazione, ciascuno secondo il proprio ruolo nel branco. Ecco perché vivere con questo compagno a quattro zampe vuol dire averlo sempre accanto, con la sua aspettativa di essere parte e di collaborare con il proprio branco.
Delusione e panico se resta da solo
Ed è appunto per questo loro modo di vedere le cose che vivono una costante delusione quando vengono lasciati a casa, loro non lascerebbero mai da solo un membro del branco.
Ci sono alcuni soggetti che sviluppano veri e propri attacchi di panico quando vengono lasciati soli, questi sono però casi patologici di cani che da cuccioli non hanno avuto la possibilità di sviluppare una normale autostima che porta il cane ad avere un naturale equilibrio interiore.
Le feste del cane per il nostro ritorno
Se il distacco dal proprio umano non è qualcosa di piacevole, il ricongiungimento al proprietario è invece una grandissima gioia, anche se il proprio umano si è allontanato solo per pochi minuti.
La felicità da ritorno a casa viene esternata con grandi feste, salti, guaiti, leccate. Alcuni cani portano in regalo al proprio umano il loro gioco preferito e in alcuni casi la felicità è così incontenibile da perdere anche qualche goccia di pipì per l'emozione: le feste per il cane sono il suo modo di dire "grazie" e questo comportamento non lo ritroviamo solo quando torniamo a casa, ma il cane lo esterna in tantissimi altri momenti e situazioni della giornata, ad esempio quando si sveglia la mattina insieme al suo branco, quando incontra al parco i suoi amici cani con i quali gioca e si diverte, quando gli regaliamo un gioco nuovo o gli diamo qualcosa di appetitoso da mangiare... In questi momenti, se osserviamo il nostro cane possiamo notare che mette in atto gli stessi comportamenti di quando torniamo a casa.
Feste incontenibili...
Spesso capita che le feste siano particolarmente incontenibili e possano involontariamente diventare fastidiose o così tanto esagerate da far male: in questi casi il consiglio che spesso viene dato è quello di ignorare il cane.
Nulla di più sbagliato! Il comportamento corretto non è quello di ignorare e voltare le spalle al proprio cane, ma di accoglierlo e di aiutarlo ad abbassare il volume della sua emotività, gratificandolo ogni volta che le sue feste saranno più moderate.