ginkgo foglie gialle
Il ginkgo ha numerose proprietà terapeutiche benefiche, ma non va utilizzato con leggerezza.
Il Ginkgo biloba ha proprietà antinvecchiamento, ma va assunto in preparazioni controllate, senza superare mai i dosaggi e sotto controllo medico

Il ginkgo (Ginkgo biloba) è un maestoso albero deciduo risalente a 250 milioni di anni fa: viene considerato un fossile vivente. Ne esistono piante femminili e piante maschili: queste sono preferibili in giardino perché non producono frutti (che puzzano), ma non è possibile riconoscere il “sesso” prima dei 30 anni d’età. Ha caratteristiche foglie a ventaglio (bilobate) che in autunno si accendono d’oro prima di cadere.

Cosa contiene il ginkgo

Il ginkgo contiene soprattutto ginkgolidi, glucosidi flavonoidici, flavoni, favonoli e polisaccaridi, che nell’insieme creano un meccanismo d’azione complesso. Riduce gli spasmi arteriolari, migliora gli scambi di ossigeno e glucosio con i tessuti, e svolge un effetto antiossidante a livello dei tessuti.

Si usano le foglie raccolte nei mesi di giugno-luglio. In fitoterapia si utilizzano sotto forma di estratti secchi, estratto fluido e tintura madre.

Il ginkgo è efficace nei casi di degenerazione cerebrale, prevenzione e cura dell’aterosclerosi, arteriopatie degli arti inferiori o del cervello, cardiopatia ischemica, ipertensione e retinopatie. Previene anche i danni da fumo e le trombosi venose.

Attenzione!

Ad alti dosaggi può dare nausea, vomito, diarrea e cefalea; e reazioni allergiche. Evitare l’assunzione in presenza di turbe della coagulazione o ipersensibilità accertata. Consultare il medico per le numerose interazioni farmacologiche: non va MAI assunto autonomamente se si prendono già farmaci.

L’impiego è controindicato in gravidanza, in allattamento, in soggetti epatopatici o in cura con anticoagulanti orali, benzodiazepine (BZD), antiaggreganti piastrinici e vitamina E. Assunto con aglio e salice, può ridurre la coagulazione del sangue.

Niente tisane col ginkgo

È praticamente impossibile trovare in vendita le foglie secche di ginkgo, perché le preparazioni erboristiche tradizionali come infusi, macerati e decotti non permettono di stabilire con esattezza la quantità di principi attivi assunta, il che aumenta il rischio di insuccesso terapeutico.

In una tisana, infatti, le quantità di principi attivi estratti possono essere eccessive o più comunemente insufficienti, oltre al rischio di estrarre anche componenti indesiderate, in questo caso gli acidi ginkgolici, agenti potenzialmente allergenici e tossici.

I preparati in commercio

Così il ginkgo viene commercializzato sotto forma di estratti secchi, estratto fluido e tintura madre.

L’estratto secco standardizzato (al 22-27% in flavonoidi e al 5-7% in derivati terpenici) e purificato (privato degli acidi ginkgolici) ha soppiantato le altre preparazioni fitoterapiche proprio perché poco sicure in quanto non standardizzate in principi attivi.

L’estratto secco funge da base per la preparazione dell’estratto fluido e della tintura madre.

Le dosi di assunzione sono sempre riportate sulla confezione e a esse è tassativo attenersi.

Normalmente i dosaggi consigliati sono di 100-240 mg al giorno di estratto secco suddiviso in tre dosi (dosaggio giornaliero da 2 a 3 mg/kg), 0,5 ml di estratto fluido, 30 gocce di tintura madre 1-3 volte al giorno (1-1,5 gocce/kg).

L’assunzione va protratta per un periodo non inferiore a 8 settimane nel caso di patologie croniche.

Altri effetti benefici

I flavonoidi del ginkgo neutralizzano i radicali liberi, che accelerano i processi d’invecchiamento. Inoltre diminuiscono la permeabilità dei capillari e aumentano il tono della parete vasale. Migliorano le capacità mentali, grazie all’aumento della circolazione sanguigna a livello cerebrale.

Il ginkgolide B è ritenuto un efficace antagonista del PAF (fattore delle piastrine), quindi funge da anticoagulante; ed è infine attivo nelle forme asmatiche.

Poiché assicura al cervello un maggior apporto di nutrienti e una più rapida eliminazione delle scorie, il ginkgo viene consigliato ai giovani per aumentare le capacità intellettive e agli anziani per prevenire il morbo di Alzheimer e la demenza senile.

Ginkgo, cosmetico efficace

L’estratto di ginkgo presenta una marcata attività antiradicali liberi che porta a un miglioramento del metabolismo cellulare e della funzionalità del microcircolo. Viene utilizzato per la preparazione di cosmetici che hanno lo scopo di proteggere la pelle dallo stress ossidativo, in prodotti antiageing e destinati al miglioramento delle funzionalità del microcircolo (cellulite e fragilità capillare).

Ginkgo, tante proprietà ma mai fai-da-te - Ultima modifica: 2022-11-11T06:16:45+01:00 da Elena Tibiletti