Il garofanino (Dianthus barbatus) è una simpatica piantina molto redditizia (“poca spesa, molta resa”) perché fiorisce per quasi tutto l’anno a fronte di pochissime cure. Resistono al caldo più infernale e al gelo più pungente, perfino alla sepoltura sotto decine di centimetri di neve senza batter ciglio, anzi, continuando imperterriti a fiorire. Solo una precisazione: la fioritura più ricca e più bella si ha in aprile-maggio, quando le piante diventano veri e propri cuscini fioriti; in tutti gli altri mesi ci si “accontenta” di una decina di fiori per esemplare.
Origine: bacino del Mediterraneo.
Descrizione botanica: erbacea perenne (spesso coltivata, a torto, come annuale) della famiglia delle Cariofillacee, sempreverde, alta e larga fino a 20 cm; ha corti fusti semilegnosi fittamente coperti di foglie strette, lanceolate, corte, di colore verde glauco. I fiori, del diametro di 2 cm circa, sono numerosi, semplici o semidoppi, da aprile a dicembre e oltre, di colore bianco, rosa, salmone, rosso, viola, anche bicolori o screziati.
Specie affini e varietà: sono diverse centinaia le varietà oggi in commercio, differenti per dimensioni, colore delle foglie e soprattutto dei fiori.
Esposizione: pieno o mezzo sole, tollera l’ombra/sole ma fiorisce meno.
Temperatura: compresa fra –20 e +45 °C.
Precauzioni invernali/estive: nessuna. Sopporta i venti salmastri.
Vaso: in plastica, di diametro di 18 cm nel primo anno, anche in cassetta da balcone (max 3 piante per 30 cm di lunghezza), rinvasando ogni anno in un contenitore di 1-2 misure in più, fino a un massimo di 30 cm di diametro per singolo esemplare.
Terra: fertile, leggero, sabbioso, per es. una parte di buona terra da giardino, una parte di terriccio universale, una parte di sabbia. Teme i ristagni idrici (attenzione al drenaggio sul fondo) e l’acidità.
Acqua: media e regolare in primavera e autunno; abbondante, regolare e frequente in estate; molto scarsa o nulla in inverno.
Concime: da marzo a ottobre ogni 15 giorni un prodotto liquido per piante da fiore nell'acqua d'irrigazione.
Potatura: per prolungare la fioritura, i fiori appassiti vanno regolarmente eliminati tagliando l’intero stelo che li porta a qualche centimetro dalla base. Periodicamente gli esemplari vecchi vanno ripuliti alla base da foglie e fusti secchi, che si staccano tirandoli dolcemente.
Moltiplicazione: per talea di fusto in maggio-giugno.
Malattie e parassiti: la carenza idrica unita alla mancanza di umidità e al calore eccessivo favorisce la comparsa del ragnetto rosso. L’eccesso di umidità porta all’instaurarsi della ruggine (evitate di bagnare il fogliame).
Note: le vaporizzazioni del fogliame in piena estate sono molto gradite, ma solo su piante che vivono in pieno sole per più di 6 ore al giorno.