Quando la si acquista in fiore la Hebe o veronica (Hebe x andersonii, Scrofulariacea) è molto graziosa, peccato che farla rifiorire non sia semplice; per questo va considerata più una pianta da foglia che da fiore. Il fogliame persistente è elegante e, soprattutto nelle forme variegate, arreda piacevolmente terrazzi e balconi senza occupare grande spazio.
Origine: Nuova Zelanda e Australia.
Descrizione botanica: piccolo arbusto sempreverde, alto fino a 80 e largo fino a 60 cm, con crescita media; foglie lanceolate o ovate, di medie dimensioni, lucide, consistenti, di colore verde bottiglia oppure variegate; fiori piccoli, di colore viola o azzurri o bianchi, riuniti in spighe numerose, in maggio-ottobre.
Specie e varietà: ‘Variegata’ presenta fogliame con bande crema. Esistono numerose altre cultivar con differente portamento e dimensioni.
Esposizione: soleggiata tutto l’anno; tollera l’ombra/sole dove però non rifiorisce di sicuro.
Temperatura: ideale fra 18 e 25 °C; resiste fino a –5 e +40 °C.
Precauzioni invernali/estive: da novembre a marzo è da proteggere con abbondante pacciamatura in Val Padana; da ritirare in cantina o in serra fredda in montagna. Tollera il vento, anche salmastro.
Vaso: in plastica, di diametro minimo di 24 cm per un esemplare (max 3 piante in cassetta da 40 cm di lunghezza). Si rinvasa in un contenitore di una misura in più, in aprile-maggio, ogni anno.
Terra: fertile e ben drenata, per es. metà terra da giardino e metà terriccio universale, oppure due terzi substrato per piante fiorite e un terzo universale.
Acqua: media e abbastanza regolare tra maggio e settembre; scarsa nei restanti mesi.
Concime: in aprile e in settembre un prodotto granulare a lenta cessione per arbusti da fiore.
Potatura: oltre al taglio delle cime sfiorite, si tagliano progressivamente in luglio-agosto alcuni rami vecchi quando perdono le foglie alla base, per stimolare l’emissione di nuovi getti fogliosi.
Moltiplicazione: in maggio-giugno per talea di ramo.
Malattie e parassiti: molto di rado gli afidi neri attaccano le cime fiorali, se la pianta è in carenza idrica. L’oidio aggredisce le foglie in primavera e autunno, se particolarmente umidi e piovosi.