Avete finalmente deciso di installare una casetta da giardino, un piccolo capanno, un box auto, costruito da voi o prefabbricato. Sappiate però che occorre un permesso...
Infatti, qualsiasi opera edilizia (comprese casette in legno, casette da giardino, bungalow in legno, chalet in legno, garage in legno e casette prefabbricate) necessita della richiesta del Permesso di Costruire o della presentazione di una DIA (Denuncia di Inizio Attività) al Comune redatta da un tecnico abilitato (geometra, architetto, ingegnere).
La norma vale sia che si tratti di un'opera precaria semplicemente poggiata sul terreno (recinzione con paletti, box prefabbricato in legno o lamiera posato in cortile, tende parasole, pollaio per le galline, casetta in legno, carbox ecc.), sia se l’opera è fissata su fondazioni fisse (tettoia, box in cemento armato ecc.).
Ogni Comune ha un suo Regolamento edilizio: conviene informarsi presso l’Ufficio tecnico del proprio Comune.
Se il giardino è condominiale
Se il giardino è condominiale, in genere il Comune chiede che il condominio dia l’assenso al progetto presentato con la DIA (qualsiasi opera non interna potrebbe “peggiorare il fabbricato” secondo i condòmini).
Nel caso in cui il Comune non richieda l’assenso dei condòmini, è comunque meglio sottoporre il progetto all’approvazione degli altri condòmini facendo mettere per iscritto l’assenso della maggioranza, in modo da prevenire problemi in futuro.
L’autorizzazione dipende dalle leggi regionali e dal Regolamento edilizio comunale. Altrimenti vale il DPR 6 giugno 2001, n. 380, art. 6: “Salvo più restrittive disposizioni ... i seguenti interventi possono essere eseguiti senza titolo abilitativo (ovvero senza permesso di costruire): - Interventi di manutenzione ordinaria; - Interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe o di ascensori esterni, ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio; ...”. Tutto il resto necessita di permesso e DIA.
I documenti da presentare
Per procedere in regola bisogna quindi redigere una piccola relazione tecnica illustrativa su cosa si intende realizzare, accompagnata da un disegno in pianta in cui si indicano le dimensioni della costruzione e la posizione con le distanze di rispetto dai confini e dagli altri manufatti.
Aggiungete anche eventuali foto e schede tecniche se il gazebo o la casetta in legno sono di tipo standard prefabbricato.
I documenti (relazione e disegno progettuale) vanno firmati da un tecnico abilitato.
Se si procede con la DIA, una volta presentata in Comune basta attendere 30 giorni, in virtù del “silenzio-assenso”: se non arrivano comunicazioni contrarie si può procedere alla realizzazione.
Se invece si è richiesto esplicitamente il permesso di costruire, occorre aspettare che il Comune lo rilasci formalmente.
Rivolgendosi direttamente alle aziende produttrici, queste in genere forniscono l’intera pratica già pronta e spiegano dettagliatamente dove presentarla e l’iter da seguire.
Se la casetta da giardino è fuorilegge
Fare i furbi è una stupidaggine: strutture di questo tipo non passano inosservate: se non è un vigile urbano a notarle e a verificare, sarà un vicino di casa acrimonioso a denunciarvi. E l’esito è scontato: abbattimento ed eliminazione!