È stato reso famoso una decina d’anni fa da George Clooney che si portava sempre appresso il suo Max, maialino nano vietnamita che si comportava come un cagnolino domestico.
Ma qualche differenza c’è: innanzitutto, come diventa. Il maialino nano vive effettivamente quanto un cane (fino a 15-18 anni) ma con un peso variabile fra 30 e 90 kg, circa come un San Bernardo, una lunghezza di 90 cm e un’altezza al garrese di 35-60 cm. Dimensioni di tutto rispetto…
Ma soprattutto il maialino non può certo vivere in appartamento! Va allevato necessariamente in giardino, dove il rischio di danni è più limitato.
Il giardino per il maialino vietnamita
Anche se nano, rimane pur sempre un maiale: ha sempre bisogno di una pozza d’acqua un po’ melmosa dove rotolarsi per mantenere in salute la pelle delicata.
Quindi serve il giardino, nel quale però l’animaletto tenderà a scavare con il grugno alla ricerca di bulbi, tuberi, rizomi, radici carnose e lombrichi, il che significa un’aratura completa di tutto il giardino, se ha la possibilità di scorrazzare in libertà.
Per salvare il prato e le piante, è bene costruire un recinto tutto per lui, con la pozza e un capanno ben protetto dal sole estivo e dal freddo invernale.
Abbiate cura dell’angolino che sceglierà per i bisognini, ripulendolo spesso: il maialino è un animale molto pulito!
Fondamentale anche una bella ciotola grande piena d’acqua sempre pulita.
L’igiene del maialino nano
Il maialino vietnamita si differenzia dal maiale comune anche per le orecchie appuntite e dritte in verticale sul capo e la coda dritta e non arrotolata come quella dei fratelli maggiori.
Ha un elegante mantello nero, bianco o bianco e nero, che necessita però di spazzolate quasi quotidiane per rimuovere il fango incrostato durante i bagni nell’indispensabile pozza d’acqua che deve essere presente in giardino: ha infatti una pelle molto delicata e sensibile ai raggi solari, soprattutto nei maialini bianchi.
Cosa mangia il maialino vietnamita
Se si desse retta alla sua gola, il maialino mangerebbe tutto ciò che mangiamo anche noi, con il rischio di diventare obeso e candidato all’infarto. Meglio allora fornirgli un pastone umido a base di farina di mais, di soia, d'avena, cruschello, erba medica, erba fresca, a cui aggiungere semi di cereali, verdura (insalata, verza e cappuccio, pomodori, zucchini e zucche) e frutta (mele, pere, uva) ben lavate, patate crude (ma non verdi) in abbondanza, pane secco senza grassi né sale.
Questa è la base della sua alimentazione, a cui si possono aggiungere carne ben cotta senza ossi, pesce lesso senza lische, un pochino di latte o di succo di frutta.
Niente dolci (di cui però è ghiotto) e orari fissi per mangiare una quantità ben precisa di cibo (il maialino mangerebbe fino a scoppiare…): eviterete che ingrassi e che si verifichino problemi di salute.
Maialino nano come un cane
Gli estimatori dei maialini vietnamiti o maiali nani parlano dei loro beniamini come di veri e propri pet: intelligenti e affettuosi come i cani, dalla personalità decisa come i gatti. Sono facilmente addestrabili, e possono così imparare qualche gioco, per esempio sollecitando il loro incredibile fiuto, che un tempo vedeva i loro fratelli maggiori protagonisti nella ricerca del tartufo (che però poi facilmente si mangiavano proprio loro…). Ama il contatto con l’uomo, favorito da secoli di addomesticamento, e la vita in gruppo: se non dispone di suoi simili, riconosce la sua famiglia di bipedi come compagnia.
Animale socievole e intelligente, ma un po’ testardo, si fa capire mediante grugniti, musate e scodinzolii. Con un acino d’uva in premio, è possibile addestrarlo a semplici comandi. Abituandolo fin da piccolo, è possibile portarlo a passeggio con il guinzaglio: gradisce molto grufolare nei boschi, dove trova facilmente animaletti e frutti che integrano la sua dieta. Ama molto essere grattugiato dietro le orecchie o sulla groppa, a patto di lavarlo ogni 15 giorni e spazzolarlo ogni 2 giorni, in modo che sia il più possibile presentabile…