La Convallaria japonica è una delle piante più adatte per ricoprire un terreno ombreggiato. In molti giardini storici vaste zone di terreno sottostanti la chioma di alberi secolari sono coperti da un prato erboso di Convallaria japonica, una piantina in sé poco appariscente, con steli sottili verde scuro che, anno dopo anno, colonizza il terreno a disposizione grazie a piccoli germogli sotterranei che crescono intorno alla pianta genitrice.
Un prato erboso di Convallaria è simile a quello formato dalle graminacee, ma più coriaceo e soprattutto non calpestabile, se non saltuariamente: non capita nulla se si passa tra le piante per la normale manutenzione del giardino, ma non è opportuno giocarci sopra se non si vuole danneggiare la vegetazione in modo irreversibile. Le foglie strappate e schiacciate hanno un brutto aspetto e la ricrescita non è rapida come quella dell’erba. Anche per questo è sconsigliabile tosare un prato erboso di Convallaria.
Come curare il prato di convallaria
Questa gradevole tappezzante deve essere lasciata crescere liberamente, in modo che ogni cespo si allarghi e s’infittisca fino a raggiungere il suo vicino. A questo punto, per evitare che le piante si soffochino, è opportuno intervenire per sfoltire la vegetazione dividendo i cespi e ripiantando le porzioni ricavate in altri punti del giardino, utilizzandole anche per i buchi che possono formarsi nel tappeto.
Per ottenere una crescita continua e rigogliosa, è fondamentale preparare bene il terreno prima della messa a dimora. Dopo aver dissodato il suolo ed eliminato i sassi più grossi, si aggiunge terriccio di foglie, compost o letame maturo e si livella la superficie. Solo allora è possibile scavare le piccole buche per la messa a dimora delle piantine. Per una copertura uniforme del suolo, tracciare uno schema regolare di buche distanziate di 10-20 cm secondo le dimensioni delle piantine, aiutandosi con delle corde tese.