Ci sono diversi sistemi per riprodurre un rosaio ottenendo una pianta identica alla madre. Qui li passiamo in rassegna tutti
- Alla fine di agosto si possono moltiplicare i rosai mediante l’innesto a gemma, ricordando che si vedrà se la gemma ha attecchito dopo un paio di settimane, ma il germogliamento vero e proprio ci sarà solo la prossima primavera.
- Oppure si possono utilizzare le talee semilegnose, vale a dire i rami dell’anno, non ancora completamente lignificati, da inserire in un vasetto con metà terra da giardino e metà sabbia, da tenere inumidita e all’ombra.
- Infine si possono effettuare le propaggini sulle rose rampicanti e sarmentose: si prende un getto vigoroso che parta dal colletto e si valuta il punto in cui si può interrare lasciando fuoriuscire la parte apicale.
- In quel punto si compie un taglio che va spolverato di ormone radicante. Si tolgono le foglie e i getti laterali posteriori al taglio e si interra la parte, fissandola a terra con un ferro piegato a U rovesciata.
- La parte di ramo che fuoriesce va legata a un tutore. Nell’autunno dell'anno successivo sarà possibile separare la pianta figlia, espiantandola con delicatezza e ripiantandola dove desiderato.