Tutti i segreti della cycas e piante simili

Come coltivare la cycas, in vaso e in piena terra, come riprodurla e le curiosità su questo "fossile vivente". E le piante che le assomigliano

L’aspetto del fusto della cycas ricorda la schiena squamosa di un mostro preistorico e la sua forma semplice e primitiva, simile a quella delle grandi felci arboree, riporta indietro nel tempo. Cycas revoluta, pianta della famiglia delle Cicadacee, spesso erroneamente associata alle palme, oggi è molto diffusa nei parchi e giardini mediterranei, ma anche in vaso sul terrazzo in virtù del suo aspetto scultoreo e minimale. 

La storia della cycas

Si tratta di un vero e proprio fossile vivente risalente all’era mesozoica, epoca dalle impegnative condizioni ambientali e caratterizzata dalla presenza dei dinosauri: possederne un esemplare è quasi come avere a portata di mano un pezzetto di storia geologica ed evolutiva del pianeta Terra, visto che la specie popolava il Pianeta addirittura nel Giurassico (circa 150 milioni di anni fa).

Originaria della Cina e del Giappone, e salvatasi grazie alla lentezza di crescita e alla longevità, venne diffusa in Europa a cavallo tra XIX e XX secolo soprattutto con l’introduzione, da parte di appassionati e facoltosi possidenti, negli orti botanici e giardini d’acclimatazione rivieraschi.

Oggi è nella normale tradizione floricola dei climi miti. Infatti, se un tempo risultava proibitiva nel costo per la scarsa disponibilità degli esemplari, protetti in natura e compresi nelle liste Cites (Convention on international trade of endangered species), grazie alle nuove tecniche di riproduzione è ora ampiamente reperibile in commercio a prezzi accessibili.

Com'è fatta la cycas

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Cycas revoluta allevata in giardino nel Sud Italia: l'esemplare ha circa 80 anni.

È amata da un vasto pubblico per la compostezza delle sue forme. Da adulta presenta uno stipite (fusto) cilindrico, corto, legnoso, coperto da scaglie brune, dall’accrescimento lentissimo, sormontato da una corona di foglie di colore verde lucido, leggermente arcuate, con numerose foglioline appuntite all’estremità. Generalmente ogni 1-2 anni, a seconda delle condizioni ambientali, dall’apice del fusto viene emesso un nuovo cerchio di fronde, a cui segue il lento ma progressivo appassimento di quelle più basse. È sorprendente la velocità con cui, all’inizio o alla fine dell’estate nasce un nuovo palco di foglie che spuntano al centro della chioma, prima timidamente, poi con sempre maggior decisione, per raggiungere in breve la dimensione di oltre 1 m e la tipica consistenza coriacea con l’aspetto verde lucente.

Alla base e lungo lo stipite degli esemplari ormai vetusti, alti fino a 3 m, appaiono numerosi polloni e getti, che si possono lasciare, per avere un portamento più naturale e scomposto, oppure staccare, ottenendo così un aspetto più formale. È proprio grazie all’abbondante proprietà pollonifera che questa specie ha potuto diffondersi facilmente dopo la metà del secolo scorso, per entrare anche nei giardini meno blasonati.

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Infiorescenze maschili di Cycas revoluta.

Da buoni vegetali primitivi, le Cycas sono piante dioiche, cioè presentano esemplari solo maschili (meno diffusi) e altri solo femminili (più frequenti), che fioriscono – ma solo dopo i 15-20 anni d’età – indipendentemente dalla presenza dell’altro sesso nelle vicinanze. L’infiorescenza maschile al centro del fogliame è simile a una pigna eretta, molto allungata, di colore giallo, che contiene il polline, mentre le piante femminili producono una suggestiva rosetta di foglie vellutate, avvolgendo in un tenero abbraccio i voluminosi ovuli arancioni, per scostarsi leggermente durante la fase d’impollinazione, quasi a testimonianza di un remoto ma ancora vivo amore materno.

Già questi ovuli, del diametro di almeno 8 cm, somigliano a grosse uova di gallina, ma se poi avviene la fecondazione, grazie a un maschio in fiore nei paraggi, il diametro aumenta ulteriormente (almeno 10 cm) e il colore si incendia: si formano i frutti (botanicamente “nucelle”) rossi e duri, che proteggono all’interno i semi. In questo caso, ponendo in terra sabbiosa e umida le nucelle staccate dal fusto della pianta-madre si otterranno nuovi esemplari.

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Pianta femminile di Cycas revoluta.

Certo, con una pianta che ha attraversato le ere geologiche e che può vivere diverse centinaia di anni non si deve avere fretta. Se si desidera un pronto effetto, l’unica è procurarsi esemplari già adulti e maturi, facilmente reperibili nei migliori vivai.

 

(di Elena Tibiletti)

7 segreti per  coltivare la cycas

  1. Sono piante che si adattano bene alla crescita sia in vaso che in piena terra, ciò che conta è assicurargli un terriccio ben drenato: le radici delle cycas mal sopportano i ristagni idrici, potendo invece tollerare dei brevi periodi di aridità. La condizione ideale sarebbe quella di mantenere il substrato di coltivazione mediamente umido.
  2. Le cycas sono piante a crescita molto lenta, che in natura dipendono strettamente dalla bassa produzione di azoto delle radici coralloidi. Questo sviluppo può essere relativamente accelerato fornendo il giusto apporto di sostanze nutritive. Innaffiare regolarmente con un concime ben bilanciato tra azoto, fosforo e potassio, con aggiunta dei microelementi, sarà sicuramente un buon inizio.
  3. Ricordatevi che nonostante le cycas assomiglino alle palme, non c’è alcuna parentela tra queste: le palme, nella scala dell’evoluzione, sono comparse sulla Terra molto tempo dopo! Per nutrire le cycas non utilizzate concimi per palme, normalmente poveri di azoto; elemento di cui le cycas risultano invece avide “mangiatrici”. La rimozione delle foglie più vecchie (quelle più in basso) danneggiate o ingiallite stimolerà la produzione di nuovo fogliame.
  4. La luce e la temperatura sono anch’esse condizioni ambientali da prendere in considerazione. Le cycas coltivate in Italia vivono bene a temperature comprese tra i -5 e i 40 °C. Preferiscono le posizioni assolate ma si adattano facilmente a diverse situazioni: basta che la luce non sia troppo scarsa.
  5. Il rinvaso della cycas, essendo piante a crescita lenta, andrà effettuato ogni 4-5 anni, quando le radici avranno occupato tutto lo spazio a loro disposizione.
  6. Riprodurre la cycas da seme presuppone che possediate un individuo maschio e uno femmina. In natura l’impollinazione avviene a opera del vento o di alcuni insetti, ma nei giardini spetterà a voi questo compito: durante la stagione primaverile distribuirete il polline prodotto dalla vostra cycas maschio sui coni della cycas femmina. Così facendo, nel giro di qualche mese avrete a disposizione i semi da piantare. Ricordatevi di manipolare i semi delle cycas con dei guanti: la scorza che li riveste, infatti, può contenere sostanze tossiche.
  7. La riproduzione per polloni, risulta sicuramente più breve, offrendo il vantaggio di fornire piante di dimensione già considerevole. È preferibile effettuarla alla fine dell’estate, dopo l’intensa attività fotosintetica che avrà permesso di accumulare alla pianta sufficiente energia per sopravvivere al trapianto. I polloni possono essere staccati o dalla base della pianta o lungo il tronco; successivamente interrateli fino a metà della loro altezza e aspettate con pazienza che siano comparse le prime foglie.

 

4 piante con caratteristiche simili alla cycas

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Zamia furfuracea
  • Zamia furfuracea: è originaria delle regioni costiere del Messico. Le giovani foglie si presentano inizialmente di un giallo chiaro, progressivamente diventano verdi e si ricoprono di una peluria rossastra. Tollera basse temperature purché il suo fusto a forma di tubero rimanga sotto terra, così come si presenta abitualmente in natura. Nelle regioni a clima mite, invece, il fusto può rimanere fuori dal terreno.

    Encephalartos villosum
    Encephalartos villosum

  • Encephalartos ferox: è una specie originaria del Sud Africa che ben si adatta a crescere nei nostri giardini grazie alla sua rusticità. Deve il suo nome alla caratteristica forma delle foglie, dotate sul margine esterno di alcuni aculei. La peculiarità più decorativa di questa pianta sono i coni rosso brillante che le piante adulte producono nella stagione primaverile. In giardino sarà meglio posizionarla in luoghi ombreggiati e possibilmente non in zone di passaggio. Sopporta bene temperature anche inferiori allo zero.
  • Ceratozamia hildae: conosciuta anche come "cycas bamboo" per le foglie che assomigliano effettivamente alla pianta del bambù. Risulta resistente al freddo e preferisce le posizioni ombreggiate, senza disdegnare il sole mattutino. Tra le Cycadales (l'ordine botanico a cui appartengono anche le Cycas) è sicuramente una di quelle a più rapida crescita, raggiungendo la maturità attorno ai sette anni. Potrete quindi divertirvi a piantarla da seme. Il fusto di norma rimane interrato, ma le foglie possono raggiungere un altezza anche di due metri nelle zone più calde. A differenza delle altre Cycadales le foglie crescono compatte e in altezza, quindi risulta idonea a tutti quei giardini dove lo spazio è limitato.

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    Ceratozamia mexicana

  • Ceratozamia kuesteriana: è una Cycadales proveniente dal Messico. Presenta il fusto interrato che gli permette di tollerare le basse temperature. Le foglie più giovani spuntano fuori marroni, per poi virare verso il verde, creando nel giardino dei bei contrasti di colore. Non possedendo delle spine, può essere utilizzata come siepe per sentieri o piccoli viali. Anche lei preferisce posizioni parzialmente ombreggiate.
Tutti i segreti della cycas e piante simili - Ultima modifica: 2013-02-06T11:39:26+01:00 da Redazione Passione In Verde