Immancabili nel giardino e sul terrazzo grande o piccolo che sia, le rose rampicanti offrono la possibilità di creare piccoli angoli di paradiso. Da crescere allargate su pareti e spalliere, a coprire strutture come gazebo, berceaux, archi, pergolati, da far correre su ringhiere, reti di recinzione o adagiate su scarpate e muretti, le rose rampicanti possono soddisfare ogni sfida paesaggistica. Ma come orientarsi nella molteplicità di varietà disponibili?
In base alla superficie che si vuole coprire o allestire, la scelta della varietà giusta di rosa rampicante è determinante per ottenere risultati armoniosi e facilitarne la gestione nelle fasi di accrescimento.
Possiamo fare tre ripartizioni di massima per comprendere le caratteristiche principali di sviluppo e portamento, anche se poi ogni "soggetto" ha caratteristiche proprie e particolari: così come nel genere umano, soggetti della stessa famiglia si assomigliano ma sono distinti e speciali ognuno a modo proprio. Distinguiamo quindi le rose Climber, le rose Rambler, le rose Noisette.
Rose Climber o rampicanti
Affermatisi essenzialmente dai primi del ’900 quando la ricerca era rivolta alla massima fioritura, forse sono i rosai i più diffusi nei vivai e garden non specializzati. Si tratta della versione rampicante di ibridi di Tea e Floribunda.
Ciò significa che le fioriture sono abbondanti, ripetute nella stagione; il fiore è generalmente di grandi o medie dimensioni, singolo o portato a mazzetto, spesso profumato; le foglie anch’esse sono larghe e lunghe; il portamento è rigido, teso verso l’alto, legnoso.
L’unico modo per valorizzare un Climber è piegare i rami a spalliera o a ventaglio, talvolta anche a serpentina, in modo tale che le gemme presenti su tutta la lunghezza del ramo rallentando il ciclo della linfa si attivino e vadano a produrre getti laterali che andranno rapidamente a fiore.
I Climber si adattano perfettamente a coprire pareti, o grigliati, o strutture dove sia consentito loro di allargarsi a destra e a sinistra a partire dal basso, legando i primi getti della pianta a 50-80 cm da terra e poi su, via via che la rosa produrrà nuovi rami vigorosi. Arrivare a coprire grandi altezze sarà per il Climber una conquista da ottenersi nel tempo. Cosí facendo otterremo una parete ben vegetata e soprattutto molto fiorita.
L’errore più comune (e se ne vedono davvero tanti!) è di portare i rami del Climber verso l’alto con 2-3 fiori in punta su rami spesso spogli. Per stimolare fioritura e l’emissione di getti nuovi é consigliabile potarli regolarmente ogni anno a fine inverno.
Rose Rambler o sarmentose
Le Rambler sono dette anche sarmentose o gigantea. Si tratta di un gruppo molto vasto di varietà e comprende molte rose di “vecchia o antica generazione” spesso a unica fioritura con fiori di medie o piccole dimensioni portati a mazzetto (corimbi).
Sono rampicanti di grandi dimensioni con ramificazioni flessuose e morbide che si adattano a coprire grandi superfici rivestendo interamente treillage, pergolati, reti di recinzione, ma anche estese pareti o a ricadere su scarpate.
Oltre alla duttilità nel portamento, il loro fascino si apprezza anche per la caratteristica comune di portare bacche ornamentali in autunno e inverno con fogliami densi spesso di forma allungata e piccoli rispetto ai Climber.
Fioriscono dalla base all’apice regalando fioriture estremamente dense e spettacolari. Non necessitano di potature particolari se non di contenimento o svecchiamento da effettuarsi ogni 2-3 anni.
Rose Noisette
Il botanico Philippe Noisette inviò dalla Carolina del Sud a Giuseppina Bonaparte presso la residenza della Malmaison a sud di Parigi intorno al 1814 la Blush Noisette, capostipite di un gruppo di rose rampicanti rifiorenti e deliziosamente profumate, le rose Noisette appunto. Frutto di un incrocio tra la Rosa moschata e rose cinesi o Tea, grazie all'impulso e alla febbrile ricerca botanica di quegli anni fino ai prima del '900, si originarono varietà splendide, come Belle Vichisoise, Aimée Vibert, Alister Stella Gray, Crepuscule, Cécile Brunner, Phillips Byde per citarne alcune.
Potremmo identificare le rose Noisette come la "versione" ridotta delle rose sarmentose Rambler, con rami generalmente morbidi e fogliami piccoli, allungati, sani, talvolta versatili per la caratteristica di prendere i colori autunnali come in Aimée Vibert o Ghislaine de Feligonde, ma con la differenza di avere una fioritura ripetuta e copiosa e sviluppi dai 3 ai 6 metri.
I fiori sono generalmente piccoli raggruppati in densi mazzetti (corimbi) dalle tinte morbide e calde dei rosa, gialli, bianchi, albicocca, solo raramente fucsia e cremisi, deliziosamente profumati con aromi dolci e fruttati e coprono la pianta in tutta la sua estensione dalla base all'apice regalando fioriture spettacolari.
Per queste caratteristiche le Noisette crescono bene portate in verticale, a coprire colonne e archi, su spalliere o a correre su palizzate e ringhiere. Anche cresciute in vaso riescono a sviluppare bene e in modo armonioso.
Non necessitano di grandi potature se non per favorire l'emissione di getti nuovi e freschi, ma è consigliato sbocciolare durante la stagione (asportare il fiore sfiorito due gemme sotto) per stimolarne la rifiorenza. Dopo l'ultima fioritura autunnale è preferibile lasciare lo sfiorito sulla pianta da cui si genereranno belle bacche ornamentali durante l'inverno, come nel caso di Belle Vichisoise.