Se soffrite molto all’idea di non avere nemmeno un fiore in giardino da novembre fino a gennaio, correte ai ripari con un Prunus subhirtella ‘Autumnalis’, un alberello che può regalare corolle rosa pallido (più cariche nella varietà ‘A. Rosea’), semidoppie, dalla metà di novembre fino a marzo.
E' una pianta decidua (quindi fiorisce sui rami nudi), alta fino a 8 m e larga fino a 6. La fioritura non la trasforma in una nuvola rosata come accade per altri Prunus, perché non produce mai tantissime corolle per volta, ma assicura la presenza di fiori per un periodo veramente lungo, in una stagione spoglia.
Il Prunus subhirtella cresce bene in posizioni soleggiate o semiombreggiate, in terreni fertili e ben drenati. Dopo l’impianto richiede una protezione dal vento e irrigazioni regolari, mentre negli anni successivi gli interventi potranno limitarsi ad annaffiature di soccorso nei periodi più caldi e poco piovosi.
Non gradisce però le temperature estreme: è sconsigliato sulle Alpi e l’alto Appennino, come pure nelle zone costiere o laddove in estate si sale oltre i 35 °C per alcune settimane.
Richiede pochissime cure: un tutore all’impianto, annaffiature regolari nel primo anno di vita e poi all’occorrenza solo in piena estate nei primi 3-4 anni, una concimazione autunnale con stallatico secco o un prodotto granulare a lenta cessione per giardino
Questa pianta non richiede potature regolari; per contenerne le dimensioni è meglio eseguire una potatura verde tra maggio e giugno che consenta alla pianta di rimarginare in fretta le ferite causate dai tagli. Ovviamente si rimuove il secco appena si manifesta.
L’estate è invece il periodo giusto per la moltiplicazione del Prunus subhirtella per mezzo di talee semilegnose. Il procedimento si effettua in luglio prelevando dalla pianta dei rami ancora verdi ma con la base già legnosa e se ne ricavano talee lunghe una decina di centimetri da piantare in vasetti riempiti con un miscuglio di torba e sabbia in egual misura. Le talee vanno sistemate in una zona riparata e annaffiate regolarmente, per mantenere umido il substrato di coltura. Nella primavera successiva, se le talee avranno attecchito, produrranno nuovi germogli e potranno essere rinvasate in contenitori più grandi riempiti con terriccio composto da torba e sabbia in parti uguali. Prima di trasferire queste giovani piante in piena terra è consigliabile coltivarle in vaso per 3 o 3 anni, rinvasandole in contenitori di maggiori dimensioni.