In dicembre si possono potare tutti gli arbusti caducifogli, tranne quelli che fioriranno presto in primavera, per non perdere la fioritura
- Dall’inizio di dicembre, nelle giornate più tiepide e soleggiate, è possibile avviare, solo su alberi e arbusti caducifogli che si siano già spogliati, la potatura, che dovrà concludersi prima che si schiudano le gemme.
- I tagli devono riguardare i rami spezzati o secchi e quelli che ingombrano e non possono essere mantenuti. Anche i rami malati vanno eliminati, per ultimi, smaltendoli subito e disinfettando con alcol o candeggina le lame del potatoio subito dopo l’operazione.
- Potete tagliare maggiormente gli arbusti che fioriscono sui rami dell’anno: quelli vecchi l’anno prossimo non daranno fiori. È il caso di buddleia, spiree, Viburnum opulus e carlesii, Hydrangea paniculata, ibisco di Siria, lagerstremia.
- Tutti gli altri arbusti regalano fiori sui rami dell’anno precedente, e un taglio drastico sacrificherebbe inevitabilmente la fioritura.
- Non potate gli alberi e arbusti a fioritura invernale o inizio primaverile: tagliando adesso i rami di gelsomino nudo, forsizia, cotogno giapponese, Prunus, Pyrus e Malus da fiore, camelie, azalee e rododendri, enkianthus, pieris ecc. non vedreste nemmeno un fiore l'anno prossimo!
- Ricordate sempre che, tolta la potatura “di servizio” per eliminare rami inutilizzabili, ogni altro tipo di taglio va compiuto se strettamente necessario: alla pianta non serve, e riduce la produzione di fiori e frutti.
- Al termine delle potature deve seguire una generosa concimazione con un prodotto a lenta cessione: o un fertilizzante chimico bilanciato in granuli, o un concime organico come lo stallatico pellettato, la cornunghia ecc. Al risveglio le piante troveranno nutrimento pronto uso.