Praticamente indistruttibile, bello ed elegante in ogni stagione, il pittosforo (Pittosporum tobira) regala in primavera una fioritura particolarmente decorativa, ricca e profumata. Tradizionale pianta da siepe in giardino o in vasca, si utilizza come frangivento e frangivista, anche in riva al mare.
Origine: Cina, Giappone, Corea.
Descrizione botanica: arbusto o piccolo albero sempreverde alto fino a 2 m, è fittamente ramificato in forme contorte, assai decorative. Foglie molto coriacee, ovali con apice arrotondato e margini ondulati, lucide, color verde brillante (variegate in alcune cultivar), lunghe fino a 8 cm. In aprile-maggio si riempie di fiorellini carnosi, candidi e profumatissimi, riuniti in infiorescenze a pannocchia terminale, larghe 5-8 cm. Da essi si sviluppano in estate i frutti a capsula ovoidali e di colore verde.
Specie affini e varietà: ‘Nanum’, dalla forma bassa più rotondeggiante; ‘Variegatum’ con foglie dalle striature argentee. P. tenuifolium ha portamento più espanso che ne sconsiglia l’allevamento in contenitore.
Esposizione: in pieno sole; in ombra/sole è meno fiorifero.
Temperatura: ideale tra 20 e 32 °C; resiste fino a –10 e +45 °C. Sopporta i venti salmastri.
Precauzioni invernali/estive: nel Nord Italia va pacciamato nei primi anni; nelle zone alpine va ricoverato in serra fredda o in un luogo fresco.
Vaso: in plastica, terracotta, legno, metallo, di diametro di 50 cm per pianta alta 50 cm. Si rinvasa in marzo ad anni alterni fino alle dimensioni definitive, quando basterà sostituire il terriccio superficiale.
Terreno: sciolto, ben drenato, moderatamente fertile, per es. metà terra da giardino, un quarto terriccio universale, un quarto sabbia, oppure un terzo substrato per piante da fiore, due terzi universale.
Acqua: regolare e moderata da maggio a settembre; scarsa o nulla negli altri mesi. In piena terra solo nell'anno dopo l'impianto.
Concime: in marzo e ottobre un prodotto granulare a lenta cessione per arbusti da fiore.
Potatura: sopporta ogni genere di taglio, anche molto drastico, preferibilmente in dicembre o gennaio.
Moltiplicazione: per talea di rami dell’anno precedente in maggio-giugno.
Malattie e parassiti: teme le cocciniglie a scudetto o cotonose sui rami e sulle foglie delle piante troppo fitte e poco aerate; spesso compare anche la fumaggine.
Note: l’allevamento ad alberetto consente anche di ricavare forme geometriche di elementare arte topiaria.