pero kaiser
Pero Kaiser, fra i migliori.
Coltivare un pero in giardino è semplice e redditizio, sia per la fioritura primaverile sia per i frutti pronti da agosto in poi, secondo la varietà

Il pero è un albero da frutto rustico e robusto che regala anche una bella fioritura, oltre ai frutti. Per questo vale la pena di coltivarlo in giardino.

Com’è fatto il pero 

Albero alto fino a 15 m e largo fino a 8 m. Apparato radicale profondo se su franco, superficiale se su cotogno. Fiori in corimbi di 3-5 bocci bianchi, poi aperti a coppa candida di 5 petali, in aprile (prima del melo). Pianta molto longeva, anche centenaria. Impollinazione: entomofila; autoincompatibile (necessarie 2 piante di varietà diverse). Entrata in produzione in base al portainnesto: entro 3-4 anni su cotogno, entro 6-8 anni su franco.

Dove si coltiva 

Fra –30 e +35 °C, teme l’aria e l’acqua salmastre (inadatto alle zone costiere), i gelidi venti invernali, e le gelate o brinate primaverili, che pregiudicano il raccolto nelle varietà estive. Sale fino a 1.000 m slm sulle Alpi e a 1.400 m sull’Appennino Meridionale ed Etna. Esposizione migliore a sud negli ambienti montani, e a est o anche parzialmente a nord in pianura e nel Sud.

Come si coltiva il pero 

Su terreno argilloso-siliceo o argilloso-calcareo, più umido che secco, profondo e molto permeabile, drenato. Distanza: almeno 7 m da altri alberi o manufatti. Irrigazione: necessaria nel primo anno; in seguito all’occorrenza in primavera-estate, 25-35 l/pianta ogni 10-15 giorni, soprattutto sulle varietà estive. Concimazione: 3 kg/pianta di letame maturo o 300 g di stallatico secco all’impianto e ogni anno in novembre. Nei primi 3-5 anni anche 300 g di azoto sotto forma di urea in settembre, ripetere l’apporto di azoto in marzo con 1 kg di perfosfato minerale e 600 g di solfato potassico. In seguito in marzo fornire ogni anno fosforo e potassio, e azoto ad anni alterni. Forma d’allevamento: a vaso in spazi ampi, ad alberetto o a spalliera in spazi ristretti.

Potatura

Di formazione, di rimonda. Tra dicembre e febbraio di produzione, volta a mantenere in equilibrio il vigore vegetativo, es. se l’albero è poco vigoroso, con pochi rami a legno, va ridotto il volume della chioma, viceversa vanno diradati i rami di un anno, tagliando alla base i più vigorosi. In maggio diradamento da leggero a intenso.

Nemici del pero 

Ticchiolatura, molto meno aggressiva rispetto al melo; tentredine (piccola vespa che depone un uovo alla base del fiore, la larva si sviluppa nel frutto appena formato divorandone l’interno; si monitora con trappole a feromoni e si combatte con insetticidi nella fase di caduta dei petali) e psilla (punge e succhia la linfa dal fogliame, imbrattando di melata i frutti e veicolando il colpo di fuoco batterico; si “lava via” con abbondanti quantità d’acqua assieme a un un sapone potassico); più rari afidi e carpocapsa. Tra i virus il colpo di fuoco batterico.

Varietà consigliate 

Antiche, Abbé Fétel (disaffine a cotogno, medio vigore, sensibile a clorosi, raccolta metà settembre), Butirre (poco affini cotogno, medio vigore, sensibili ticchiolatura e colpo di fuoco, seconda metà settembre), Decane (Nord, medio vigore, sensibili ticchiolatura e colpo di fuoco, fine settembre), Kaiser (disaffine cotogno, vigorosa, metà settembre), La Madernassa (vigorosa, autofertile, resistente ticchiolatura, inizio ottobre, serbevole, da cuocere), Passa Crassana (vigorosa, fine settembre), William e William Rosso (medio vigore, poco affini cotogno, sensibili ticchiolatura, fine agosto).

Moderne: Butirra Precoce Morettini (vigorosa, fine luglio), Carmen (vigorosa, fine luglio), Harrow Sweet (medio vigore, resistente colpo di fuoco, fine agosto), Norma (medio vigore, metà luglio), Tosca (medio vigore, metà luglio).

Le varietà elencate s’impollinano fra loro.

Coltivazione in vaso 

Possibile, poco produttiva; con portainnesto e cv. di scarso vigore (serve un impollinatore). Contenitore ø min. 35 cm per pianta alta 70 cm, ideale ø 80 x h 80 cm per pianta alta 1,80 m. Discreto drenaggio sul fondo del vaso. Annaffiare in primavera-estate per evitare la cascola dei frutti e il ragnetto rosso. Diradare se necessario.

Raccolta e conservazione

A seconda della varietà e dell’andamento meteo, tra fine giugno e fine ottobre, quando il frutto si stacca spontaneamente ruotandolo verso l’alto.

Per approfondire

IL PICCOLO FRUTTETO
Come piantare e curare il frutteto familiare
36968 - Ultima modifica: 2022-08-13T23:49:04+02:00 da Elena Tibiletti
Pero, albero da coltivare in giardino - Ultima modifica: 2022-08-21T06:41:19+02:00 da Elena Tibiletti