Sempre più persone si affacciano al mondo del biologico, il metodo di coltivazione naturale che rispetta la terra e l'ambiente. Per impostare il vostro orto biologico con metodi naturali, non dimenticate i due principi base: la rotazione e la consociazione, utili per ridurre le malattie e ottenere ortaggi più vigorosi e produttivi.
Rotazione e consociazione nell'orto biologico
La rotazione è il cambio annuale del tipo di piante coltivate nella medesima parcella dell’orto; la consociazione è la combinazione delle colture o la coltivazione di una specie vicina a un’altra per favorire un reciproco beneficio. Sono i dettami di base dell’agricoltura biologica e del giardinaggio secondo i ritmi della luna.
Sono metodi naturali usati fin dall’antichità per proteggere le piante e rinnovare il terreno; in agricoltura intensiva sono stati trascurati per decenni, con il risultato di ritrovarsi con terreni che, senza importanti (e costosi) apporti di concime chimico, non potrebbero dare vita a nessuna produzione di ortaggi o di cereali.
La rotazione prevede sempre la sostituzione di una specie ad alto consumo nutritivo con una meno esigente; nessun ortaggio deve essere ricoltivato nello stesso spazio per più di una stagione, perché viene incrementata la sensibilità alle malattie.
Quando si inizia ad allestire un orto è consigliabile piantare patate, con luna calante, sempre che il clima della zona lo consenta, perché questo tubero aiuta a migliorare la consistenza del suolo.
Nella scelta degli abbinamenti fra le specie fate in modo che piante dalle radici superficiali siano accanto a ortaggi i cui apparati radicali si sviluppano in profondità: è la base per evitare parassiti ed erbe infestanti, il che riduce o azzera la necessità di trattamenti antiparassitari e dell'impiego di diserbanti, e per avere sempre il terreno migliore.
Fra le combinazioni favorevoli: patate con lattuga, spinaci, fagiolini, pomodori, finocchi, insalata, lenticchie, broccoli. Carote con cipolle o melanzane. Cipolle con pomodori, cetrioli, prezzemolo, fragole. Piselli con sedano e insalata cappuccio. Sedano con fagioli e tutti i cavoli. Lattuga con cipolle, fagioli, rafano, rapanelli.
Pianificate queste combinazioni da subito, in modo da ottenere un orto che richiederà pochi trattamenti e avrà un risultato positivo in termini di quantità di raccolto.
Gli attrezzi per l'orto biologico
Il principio fondamentale dell'orto biologico è quello di non modificare l’ordine degli strati del terreno, in modo che la frazione più ricca di sostanza organica, che è quella superficiale, resti a disposizione delle radici, per ottenere piante più sane e produttive con ridotto impiego di concimi (esclusivamente organici).
Di conseguenza un attrezzo come la vanga, che serve proprio a questo scopo, non verrà praticamente impiegato se non per scavare una buca per mettere a dimora un arbusto o un albero da frutto.
Al suo posto si usa preferibilmente la vanga forca, che favorisce l’aerazione del suolo e ne riduce il grado di compattazione senza capovolgere le zolle (come invece avviene nella vangatura tradizionale) e senza creare compattazione tra il terreno lavorato e quello intatto.
Anche la zappa e il rastrello sono sostituibili con attrezzi diversi. Per le sarchiature si può far ricorso ai sarchiatori a lama (fissa o meglio oscillante), che si usano sia tirando sia spingendo; per le semine si impiegano gli assolcatori, che servono anche per rincalzare. Per la preparazione del letto di semina e per sminuzzare le zolle si utilizzano i frangizolla.
Il rastrello potrà servire per la pulizia delle parcelle asportando foglie e detriti, e come segnarighe per gli ortaggi a seme piccolo che vengono seminati con un’interfila ridotta (ravanelli, insalatine da taglio ecc.).