La prima volta che ho visto le Lithops ho esclamato: “Sembrano sassi!” e in effetti, facendo delle ricerche, il loro nome deriva dal greco e significa proprio “dall’aspetto di pietra”. Sono piante succulenti originarie del Sud Africa e sono costituite perlopiù da acqua: nel loro habitat naturale si mimetizzano tra le rocce per sfuggire proprio alla voracità degli animali selvatici.
Poca acqua per le Lithops
È difficile sottrarsi al fascino di una composizione di Lithops! Dovete sapere che in una piccola cassetta di terracotta forata sul fondo, potete coltivare diverse specie, dando sfogo alla fantasia e (inserendo anche qualche piccolo ciottolo vero) ricreare un microcosmo di forme e colori. Ma sebbene possano sembrare “inerti”, per dare il meglio di sé abbisognano di luce e poca acqua: solo così produrranno pigmenti per una colorazione vivace e disegni ben definiti, una forma compatta e i loro tessuti potranno resistere al meglio ai funghi e marciumi in genere.
La fioritura
Un momento a mio avviso esaltante è la fioritura che avviene d’estate. Al centro del solco, compare un piccolo bocciolo che porta un unico vero fiore dai petali bianchi o gialli, che a me ricordano tantissimo l’infiorescenza delle comuni margherite. Il fiore si apre di pomeriggio e si richiude alla sera, sprigionando una delicatissima e timida fragranza.
Dopo la fioritura, la pianta entrerà in riposo al termine del quale ricomincerà il ciclo con la produzione di un nuovo corpo: avete capito bene… In questo modo nel tempo, le piante “accestiscono”, formando gruppi solidali di corpi (i collezionisti le chiamano “teste”) originatesi da un unico individuo e di fatto con un unico apparato radicale.
2 errori fatali
Due sono i motivi che ne causano una prematura fine: la fretta, cioè sovradosare con innaffiature e fertilizzanti è decisamente controproducente, e/o un substrato di coltivazione poco drenante.
In inverno vi suggerisco di collocarli in stanze luminosissime e bagnarli solo ogni 3 settimane circa, ad aprile poi acclimatateli fuori con gradualità e aumentate le bagnature.
Le specie migliori
Dovete assolutamente provare Lithops dorotheae che presenta un disegno ornato di linee rosse, mentre L. lesliei accestisce velocemente e porta fiori bianco-rosati o L. pseudotruncatella di colore bianco Carrara. Ve lo giuro, un piccolo mondo quasi “surreale”, dalle forme bizzarre che potrete ottenere con pochissimo spazio a disposizione!