Liliacee: oltre al giglio c’è di più

Quattro generi di liliacee che meritano un posto in giardino: Fritillaria, Sandersonia, Camassia, Hemerocallis, facili da coltivare

La famiglia delle Liliacee, più volte rimaneggiata, smembrata e ricomposta, comprende (o comprendeva) numerose specie accanto al Lilium o giglio che le dà il nome: eccone alcune interessanti per la coltivazione in giardino.

Fritillaria: originario del Sudafrica, il genere comprende bulbose distribuite nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale che raggiungono varie dimensioni nello stelo (da 25 a 120 cm) e nei fiori, in colori diversi a seconda della specie (gialli, verdi, blu ardesia, arancio, scarlatto, rosso-bruno, tinta unita o screziati). Preferiscono esposizioni al sole o mezzo-sole, suolo fresco ma ben drenato e leggero.

Sandersonia aurantiaca: è una tuberosa semirustica passata alle Colchicacee, ma in precedenza appartenente alle Liliacee. È originaria delle zone boschive della regione del KwaZulu-Natal (Sudafrica) dove cresce a un'altitudine di 600-2000 m, in prati che godono di abbondanti piogge estive. Fu introdotta in Europa nel 1852 e nel suo habitat naturale è quasi estinta. Preferisce luoghi caldi e soleggiati, preferibilmente a ridosso di una parete, non sopporta temperature inferiori a 0 °C. Nelle regioni più fredde è consigliabile estrarre dal terreno i tuberi in autunno e mantenerli in terreno sabbioso umido. L'innaffiatura va fatta circa ogni settimana e con moderazione, consentendo al terreno di asciugarsi tra una somministrazione e l'altra.

Camassia: è originaria delle praterie umide dell’America del Nord e il genere conta circa sei specie. Il suo nome deriva dalla parola 'quamas', termine utilizzato dagli indiani nativi. È una bulbosa che fiorisce a metà primavera con caratteristici fiorellini a forma di stella a sei punte, di colore bianco, azzurro o blu. Può raggiungere circa 90 cm, con fusto eretto da cui si estendono infiorescenze alte e rigide. Ama i terreni umidi, ma non costantemente bagnati e si adatta al sottobosco o ai margini di stagni.

Hemerocallis: in greco significa 'bella di giorno' perché i fiori imbutiformi, che assomigliano ai gigli, durano una sola giornata, sbocciando al mattino e sfiorendo la sera. Sbocciano però in progressione e la pianta rimane in fiore per 2-3 mesi. Sono erbacee rizomatose rustiche, molto apprezzate per lo splendido fogliame e per le copiose e quasi ininterrotte fioriture, con corolle che grazie alla selezione sono sempre più grandi e colorate. Originarie dell'Asia nord orientale, sono ormai diffuse ovunque.

(tratto da “Curiose parenti del giglio”, di Luisa Ferrari, Giardinaggio n.6, 2011)

Liliacee: oltre al giglio c’è di più - Ultima modifica: 2021-10-27T06:07:00+02:00 da Redazione Passione In Verde