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I caratteristici frutti dell'albero dei rosari (Melia azedarach).
L'albero dei rosari (Melia azedarach) è un piccolo albero che si adatta al freddo e al caldo ed è molto decorativo. Scoprite come coltivarlo

Vi presentiamo l'albero dei rosari o melia (Melia azedarach), una pianta originaria dell’India e della Cina meridionale, giunta in Italia nell’800. Nella seconda metà del secolo scorso è stata trascurata dai vivaisti e dai progettisti, ed è un peccato, perché è un piccolo albero molto decorativo, poco esigente e molto versatile perché si adatta al freddo e al caldo. Tenetelo presente per piccoli spazi verdi!

Com'è fatto l'albero dei rosari o melia

Si tratta di un piccolo albero, snello ed elegante, alto fino a 15 m, con chioma globosa, corteccia bruno-grigiastra sottostante rossastra; i rami giovani sono pubescenti e arrossati.

La chioma è leggera ed espansa a forma di ombrello, le foglie sono molto lunghe, eleganti, imparipennate e composte di colore verde lucido, dall’odore sgradevole che allontana i parassiti.

I fiori sono stellati, profumati, dapprima violetti poi rosati, riuniti in pannocchie di colore violetto, profumati, compaiono dalla fine di aprile alla metà di giugno. Hanno un aspetto etereo e ondeggiano al vento, diventando ancora più decorative. Non sono frequentati dalle api perché sono velenosi.

I frutti sono delle drupe, piccole ma molto dure, legnose, simili a biglie e di colore ocra che poi diviene bianco; nei Paesi d’origine vengono impiegate per costruire i rosari, da qui il nome comune di albero dei rosari o albero dei paternostri.

Come si coltiva

  • Si adatta a terreni sciolti, fertili ma ben drenati; può vivere anche su terreni sassosi.
  • Resiste alle basse temperature, fino a -15˚C, senza subire danni; tollera i venti marini e il caldo torrido, nonché l'inquinamento. Va posizionato in pieno sole.
  • Nei primi anni deve essere concimato in autunno e primavera con prodotti a lenta cessione, in seguito solo in primavera; in autunno necessita di concimi organici (es. letame o stallatico secco).
  • Deve essere irrigato con frequenza dopo l’impianto e per i successivi due anni con irrigazioni di soccorso.
  • Questo albero viene impiegato per alberature stradali solamente nel Sud Italia, nonostante sia resistente alle basse temperature. È necessario però prestare attenzione che le drupe non vengano mangiate dai bambini in quanto tossiche.

foto di b.navez

L’albero dei rosari o Melia azedarach - Ultima modifica: 2019-07-19T07:12:08+02:00 da Redazione Passione In Verde