La potatura delle ortensie va effettuata al termine dell'inverno, quando le nuove gemme sono ormai ben visibili. Questo permetterà di procedere con più sicurezza, in quanto i tagli andranno effettuati subito sopra una coppia di nuove gemme, le quali possono essere sia fogliari sia floreali.
Ortensie, quali rami tagliare
Nel caso dell'Hydrangea macrophylla, l'ortensia comune, è fondamentale eliminare tutte le vecchie fioriture ma non solo: è altrettanto importante potare tutti i rami più vecchi, più deboli e più storti. Un'operazione fatta in maniera ottimale permetterà alla pianta di svilupparsi meglio e di concentrare le proprie energie nei rami rimasti. Anche la fioritura ne trarrà vantaggio, ingrossandosi.
Mentre il taglio dei fiori ormai appassiti può risultare abbastanza semplice, è bene prestare attenzione alla scelta dei rami da eliminare. Per capire se è secco, potete reciderli più in alto e controllarne lo stato in base alla colorazione: se l'interno è verdognolo o bianco allora è giovane e in salute, altrimenti va potato.
Non sempre è necessario eliminare i rami vecchi; spesso anche quelli di due anni presentano gemme nuove che fioriranno e la loro potatura può essere rimandata di un anno.
Ortensie, come potare
I tagli vanno fatti alla base degli steli, asportando quindi interamente il getto che non è più necessario. Le ortensie tendono a svilupparsi direttamente proprio dalla base e tagliare in basso ma non dal fondo darebbe luogo a fioriture troppo basse o a un dispendio inutile di energie per mantenere vigorosa una porzione di pianta non necessaria.
La potatura delle ortensie permette anche di ottenere piante con un portamento più pulito e ordinato; i tagli, infatti, devono preservare l'equilibrio e la forma globale, tentando di rendere armonioso e arieggiato il risultato finale.
Quest'operazione è quindi fondamentale, a patto che non si tagli troppo la pianta, cosa che inciderebbe drasticamente sulla futura fioritura.
Ecco il nostro video tutorial sulla potatura delle ortensie.