Il golfo di Alassio (Sv) ospita una vasta area naturale che dalla seconda metà dell’Ottocento giunge fino ai giorni nostri, facendosi custode di un preziosissimo patrimonio naturale e storico. Si tratta degli immensi giardini che circondano Villa della Pergola: un’area di 22.000 metri quadrati voluta nel 1870 dalla famiglia inglese McMurdo.
La storia di Villa della Pergola
Il progetto iniziale prevede la trasformazione di un podere agricolo in un grande “pleasure garden”, ovvero “giardino del piacere”: i proprietari introducono innumerevoli piante ornamentali e costruiscono grandi balaustre che delimitano i punti panoramici, collegando le vaste aree del parco attraverso ponti in legno che scavalcano le antiche mulattiere.
Il giardino di Alassio conosce tuttavia la sua vera fase di antico splendore quando passa nelle mani della famiglia Dalrymple: boschi di cipressi, glicini, rose banksia, piante acquatiche e ninfee sono solo alcune delle specie verdi introdotte dalle mani sapienti di una generazione di veri amanti della natura. La fama che il parco acquista a quel tempo viene raggiunta anche grazie alla costruzione di innumerevoli fontane, le stesse che oggi si possono scorgere passeggiando per la vasta area.
L’ultimo proprietario fa invece dono ai giardini della sua passione per le piante esotiche: intere collezioni di agavi, cactacee, aloe e varie specie di palme abitano i ricchi terrazzamenti.
Il parco di Villa della Pergola subisce poi un lungo periodo di nero abbandono. Le guerre mondiali costringono i proprietari all’abbandono dei giardini, che solo nel 2006 incontrano un rinnovato interesse da parte della famiglia Ricci. Insieme all’architetto Pejrone, i benefattori del parco lo porteranno allo splendore attuale, frutto di mani sapienti, rispettose dell’ambiente su cui intervengono e della storia di un amore tra uomo e natura che sarebbe altrimenti andato perso.
La visita di Villa della Pergola
Cosa aspetta, dunque, chi si avventura per i sentieri di questo celebre giardino all’inglese, restaurato tenendo fede alla passione dei nobili di fine Ottocento per i giardini come luoghi di ritiro dal mondo e di rifugio nell’incanto della natura? Quasi impossibile comprendere interamente un tale tesoro naturale in una breve, semplice descrizione.
Chi sceglie il periodo primaverile per avventurarsi alla scoperta del parco rimarrà di certo affascinato dalla fioritura dei glicini, che Villa della Pergola possiede in una delle collezioni più ampie d’Italia, fatta di ben 28 varietà differenti per forme, colori e intensi profumi.
Il periodo estivo vede invece lo sbocciare di una collezione ancora più generosa, unica a livello europeo per vastità di esemplari e cultivar: quella degli agapanti. Lo sguardo di chi esplora i terrazzamenti panoramici rimane colpito da infinite suggestioni di natura e colore: le vastità delle acque marine digradano nel verde intenso della vegetazione, interrotto e continuamente vivificato da nuvole di fioriture colorate. Se non bastasse l’intera gamma di bianchi, rosa, viola e blu sfoggiati dagli Agapanthus e dai glicini, tutto lo spettro dei colori naturali è messo in mostra dai fiori di loto e di ibisco, dai solanum, dalle bignonie e dalle fioriture degli agrumi che fanno dei giardini di Villa della Pergola uno scrigno di profumi e sapori, oltre che di colori.
Il restauro dei Ricci ha mantenuto tutte le piante introdotte dai vari proprietari che si sono susseguiti nel tempo, così che il parco risulta ora dotato di una collezione verde di rara ampiezza e varietà, della quale ogni amante della natura può andare letteralmente “alla scoperta” inoltrandosi per i numerosi sentieri che accompagnano in tutta comodità i visitatori del parco fin nei suoi angoli più remoti.
Ciò che offre Villa della Pergola non è “solo” una generosa immersione nel verde, capace di entusiasmare chiunque si trovi di fronte a tanta magnificenza naturale. Lo sbocciare dei glicini segna infatti l’inizio di moltissime iniziative educative e di divulgazione organizzate proprio al fine di avvicinarsi al parco con maggiore consapevolezza di ciò di cui godiamo. Corsi di giardinaggio per tutte le età, visite guidate e occasioni di scambio interculturale sono solo esempi di ciò che possiamo sperimentare in questo “giardino del piacere” alla moda inglese...
L’esperienza più forte rimane comunque la sensazione di ritiro e pace nell’armonia e bellezza naturale, la stessa ricercata dai nobili della fin de siècle.