È ancora in fiore, da maggio, l’allamanda (Allamanda cathartica), originaria dell’America del Sud: produce corte ma grandi (fino a 8 cm di diametro) trombette color giallo uovo, portate dai rami allungati (fino a 6 m), rampicanti o pendenti a seconda della collocazione.
Teme temperature inferiori a 12 °C, soprattutto se la pianta è giovane: va coltivata in piena terra solo nel Meridione costiero, in posizione riparata dai venti e molto soleggiata d’inverno ma non d’estate, quando preferisce la mezz’ombra soprattutto nelle ore centrali.
Può essere coltivata in vaso medio-grande (ø 32 cm per pianta da 50 cm d’altezza), da ricoverare in una stanza non riscaldata (15-18 °C) in inverno, nelle altre zone d’Italia.
Durante la bella stagione richiede annaffiature regolari, se non piove, soprattutto in vaso, mentre da novembre a marzo possono venire quasi sospese. Con l’irrigazione si somministra il concime, per piante da fiore, ogni 10 giorni.
Il substrato ideale è dato da metà terra per acidofile e metà sabbia, con un ottimo drenaggio sia sul fondo della buca sia in vaso. Ogni anno va rinvasata, in marzo, in una misura in più.
Per favorire la ramificazione o per contenerne lo sviluppo, si può cimare in luglio e poi in ottobre. Nelle piante vecchie, gradualmente si eliminano i rami più antichi.
Si moltiplica per talea, prelevando in maggio rametti laterali non fioriferi e ponendoli a radicare in un miscuglio di torba e sabbia inumidito.