Nel periodo trasformato dal Coronavirus in quarantene obbligatorie confinati in casa, se si hanno a disposizione giardini o terrazzi ci si può dedicare a giardinaggio, frutticoltura e orticoltura con notevole beneficio psicologico e fisico.
Tetti piani e terrazzi spesso vengono trascurati dai proprietari lasciandoli spogli oppure collocando qualche vaso sparso qua e là, senza un ordine ben preciso, con all’interno delle piante scelte senza criterio. Queste superfici, rinverdite secondo un buon progetto, diventano un ampliamento dell’abitazione, un ambiente in più da vivere, un’oasi dove potersi rilassare lontani dai rumori della città e dalle preoccupazioni del Covid-19.
L’arredo verde di un terrazzo o di un giardino pensile non è poi così complicato se si seguono direttive precise, anche se può comportare un impegno iniziale sia economico che esecutivo maggiore rispetto a un giardino tradizionale.
Il verde pensile
Oltretutto il verde pensile presenta diversi vantaggi non solo dal punto di vista estetico. E’ in grado di proteggere l’impermeabilizzazione e la soletta, allungandone la durata; contribuisce ad aumentare sensibilmente l’isolamento termico ed acustico dei locali sottostanti; comporta un minore spreco di acqua piovana, riportandola al suo ciclo naturale. Determina un miglioramento dell’ambiente esterno, in quanto le piante, come è noto, assorbono anidride carbonica e liberano ossigeno, oltre a trattenere polveri e sostanze inquinanti (10-20% di polvere in meno).
Ricordiamoci anche che le piante posizionate all’interno dell’abitazione, oltre ad abbellire gli ambienti, hanno la caratteristica di agire come filtri, assorbendo anidride carbonica e inquinanti ed emettendo ossigeno con beneficio per la respirazione.
In Italia il verde pensile si sta lentamente diffondendo, mentre in molti Paesi europei, soprattutto del Nord, e negli Stati Uniti, è un’esperienza avviata già da diversi anni.
I criteri da seguire per il giardino pensile
Coloro che si accingono al rinverdimento di un terrazzo o di una soletta dovrebbero rammentarsi che l’ambiente deve essere creato per le persone e quindi essere fruibile e facile da mantenere. Pertanto, anziché ammassare un numero considerevole di varietà diverse di piante (perché piacciono tutte ed è difficile scegliere), è meglio selezionarne poche specie e sistemarle con criterio. Questo naturalmente vale anche per gli accessori e gli arredi.
Nella realizzazione di un giardino pensile o di un tetto verde, si può anche inserire un piccolo orto e piante da frutto. Il substrato deve essere molto fertile, soffice, ben lavorato, e avere una profondità di circa 30 -40 cm per coltivare pomodori, peperoni, zucchini, carote, cipolle, finocchi, sedani, aromatiche ecc.
Negli ultimi anni si stanno diffondendo anche gli “orti verticali”, utilizzando tecnologie simili a quelle dei “muri verdi”, che consentono di avere un piccolo orto su una parete perimetrale del terrazzo o del giardino pensile.
Per il frutteto si possono scegliere diverse varietà nane di alberi da frutto (melo, pero, albicocco, pesco, ciliegio) che si adattano bene ad essere coltivate in spazi ristretti. Se il substrato è profondo almeno 50 cm si possono mettere a dimora piante da frutto con portainnesti nanizzanti.
In spazi limitati può essere interessante e pratico inserire fruttiferi coltivati a “spalliera”, che producono frutti normalmente ed occupano poco posto.
Se si dispone di un pergolato o di tralicci, si possono mettere a dimora esemplari di vite (Vitis vinifera) o kiwi (Actinidia chinensis), che si arrampichino al di sopra delle strutture. Nella regioni a clima mediterraneo, si possono collocare piante di agrumi, scegliendo sempre le varietà con uno sviluppo contenuto (limoni, aranci, bergamotti, mandarini cinesi, ecc.), ulivi ed alcune specie esotiche.
(Turingarden, www.turingarden.it)