gatto
Quando il nostro gatto muore, il dolore è lo stesso che per un familiare.
Quando muore il nostro gatto, il dolore è enorme e deve avere lo spazio mentale per essere elaborato come un lutto per un familiare
Convivere con un gatto è meraviglioso, i gatti sono compagni di vita allegri e coccoloni, curiosi, sempre pronti a seguirci e partecipare alla vita domestica, purtroppo però come tutti gli animali hanno un grandissimo difetto insopportabile: la loro vita non è lunga come la nostra e quando apriamo le porte del nostro cuore e della nostra casa ad un micio dobbiamo mettere in conto che lui ci spezzerà il cuore nel momento in cui ci lascerà per sempre.
La perdita di un gatto è quel momento nella vita che non vorremmo mai affrontare, è un dolore grande e intenso tanto quanto la perdita di un famigliare, un caro amico o un parente, la scienza ha confermato che nell’instaurare il legame tra noi e il nostro gatto sono coinvolti gli stessi processi chimici che si producono nei legami che stringiamo tra i nostri simili. Questo spiega a tutti coloro che lo credono impossibile perché la perdita del proprio gatto è paragonabile a quella di una persona cara. Si presentano tutte le fasi vere e proprie del lutto che, come tali, richiedono di essere elaborate.

Le emozioni legate al lutto

L’elaborazione del lutto di un animale è un processo difficile, con la morte del nostro amato gatto il prezioso legame che si era creato, ricco di emozioni e sentimenti, viene improvvisamente a mancare. Non viene a mancare però solo la sua presenza fisica ma si stravolge tutto il nostro mondo: la routine dentro casa che scandisce i momenti quotidiani vissuti insieme e tutte le abitudini di una convivenza, l’inestimabile valore del tempo passato assieme, non ci sono più, al loro posto rimane un grande vuoto e tanta nostalgia.
La perdita del proprio gatto, soprattutto se improvvisa, è seguita da un dolore grande e profondo, proprio come il rapporto che vi legava. A rendere più dolorosa la situazione sopraggiunge il senso di colpa per aver magari dovuto effettuare l’eutanasia, ci chiediamo se abbiamo fatto la scelta giusta, se abbiamo fatto il possibile per salvarlo e renderlo felice. Non bisogna colpevolizzarsi, le scelte prese sono un grande atto d'amore per evitare dolore e sofferenze al nostro micio.

Il tempo per il dolore

Non tutte le persone che ci circondano hanno la sensibilità di comprendere questo grande dolore che stiamo provando, il senso di vuoto che il nostro gatto ci ha lasciato, non tutte le persone hanno avuto la fortuna di convivere con un animale e non riescono a capire ed entrare in empatia con il nostro dolore, e questo ci fa sentire ancora più soli e incompresi in un momento in cui avremmo maggiormente bisogno di aiuto, di comprensione e di una persona che ci sostenga. Questa solitudine ci porta, sbagliando, a una elaborazione più veloce del lutto e a interiorizzare tutto, trattenere, nascondere il dolore.
Non c'è nulla di più sbagliato: il dolore di una perdita, qualunque essa sia, necessita di tempo per essere elaborato, dobbiamo avere tutto il tempo di cui abbiamo bisogno per piangere il nostro gatto, esteriorizzare ed esprimere il nostro dolore, parlare del nostro gatto, ricordare i momenti più belli vissuti insieme. Scrivere sui social pensieri o le nostre emozioni come una sorta di diario o di dialogo con il nostro gatto può aiutare molto a mantenere vivo dentro di noi un legame.
Creare dei rituali aiuta tantissimo nell'elaborazione del lutto, organizzare il funerale, oggi la cremazione è molto diffusa, ci permette di avere il nostro caro gatto sempre con noi, con l'urnetta si può creare un angolino commemorativo dentro casa, affiancando qualche fotografia e magari il collarino o il gioco preferito, oggetti cari al nostro gatto, è un modo per averlo ancora accanto a noi e mantenere un legame che ci può aiutare ad affrontare la nuova quotidianità, mutando la sua presenza in un pensiero presente in noi.
Il lutto con il tempo, che per ogni persona è differente, si elabora, il dolore invece ha un processo più lungo e complicato da elaborare, ma si arriva ad un buon punto di equilibrio quando i ricordi belli vissuti insieme ci fanno una piacevole compagnia.

Prendere un nuovo gatto ?!

Spesso chi perde un gatto vive un dolore così traumatico che rifiuta per il resto della vita la possibilità di adottarne un altro, c'è chi invece sente la necessità di accogliere nella sua vita un altro micio poco tempo dopo la perdita: non c'è una decisione giusta o sbagliata, ognuno di noi vive il dolore a suo modo, e per la maggior parte dei casi appagare il senso di accudimento con un nuovo gatto riesce a compensare il dolore, il vuoto e la perdita vissuta; l'importante è non fare mai paragoni con il gatto arrivato e quello perso, ogni gatto ha la sua personalità e il suo carattere e noi dobbiamo aprire il nostro cuore vivendo la loro unicità.
Gatto, gestire il nostro dolore del lutto quando muore - Ultima modifica: 2023-11-27T06:32:02+01:00 da Elena Tibiletti